Drera: «Consigli di partecipazione? Una scelta azzeccata dall’amministrazione»
CASALE – La formazione dei consigli di partecipazione dei quartieri di Casale, alcuni mesi fa, aveva generato non poche critiche rivolte dai partiti di opposizione alla giunta comunale. Se non altro per come è poi avvenuta la selezione dei componenti dei consigli, operata direttamente dall’amministrazione. Consigli che erano stati quindi definiti dal Pd «comitati di propaganda per Riboldi». A intervenire è ora il capogruppo della Lega in consiglio comunale Alberto Drera, che spiega come la scelta presa dall’amministrazione «si stia sempre più rivelando azzeccata».
«Fin dall’inizio della campagna elettorale abbiamo sempre ribadito quanto fossero importanti i quartieri e quanto un maggiore coinvolgimento degli stessi avrebbe potuto portare numerosi benefici a tutta la cittadinanza – spiega Drera – Siamo stati i promotori dei consigli di partecipazione, uno strumento in grado di far emergere la centralità e le diverse peculiarità dei quartieri di Casale Monferrato.
E sottolinea come l’impegno dei rappresentanti di quartiere «si stia rivelando importante sotto molteplici aspetti. La partecipazione attiva da parte della cittadinanza non può che essere un aspetto positivo. Attraverso questi strumenti stiamo cercando di rendere partecipi gli abitanti dei vari quartieri e delle varie frazioni sui progetti che stiamo portando avanti, raccogliendo così anche le loro importanti impressioni.
I consigli di partecipazione, come dicevo in precedenza, hanno diverse utilità. In prima istanza, quotidianamente vengono fatte delle segnalazioni sulle criticità che emergono, garantendo così un pronto intervento in grado di sanarle nel più breve tempo possibile. Ogni quartiere e frazione ha le proprie esigenze, era quindi importante costituire questi strumenti affinché tutti i cittadini, tramite i loro rappresentanti, potessero far pervenire all’Amministrazione le diverse problematiche o carenze che si presentano».
E oltre a segnalare le problematiche dei territori di competenza, i consigli stanno avendo un altro importante ruolo come promotori di iniziative: «Ogni giorno pervengono interessanti idee e ritengo che questo sia proprio quello che auspicavamo: una leale collaborazione tra Amministrazione e cittadini con l’obiettivo comune di migliorare la nostra magnifica città. Penso che con questo strumento sia stato raggiunto un grande obiettivo come quello di poter incidere sulle scelte che maggiormente riguardano il quartiere in cui si risiede. Chi vive il quartiere o la frazione quotidianamente è in grado di analizzare lucidamente dove si potrebbe migliorare e cosa si potrebbe modificare per rendere quel luogo più accogliente, funzionale e vivibile».
Un altro merito per il capogruppo del Carroccio è stato quello «di essere riusciti ad avvicinare i cittadini alla cosa pubblica. Da molto tempo le istituzioni soffrono di delegittimazione e le persone si allontanano dalla politica e spesso si disinteressano degli argomenti che riguardano la collettività. Ritengo che per una buona tenuta del sistema democratico si debba in ogni modo cercare di invertire questa tendenza riavvicinando i cittadini alla sfera pubblica rendendoli partecipi.
A prescindere dall’ideologia politica ritengo che questo debba essere il compito di tutte le persone che si interessano di questioni pubbliche, le scelte politiche non devono essere il frutto di una élite selezionata di persone, ma devono essere il frutto di un coinvolgimento più ampio possibile con le persone interessate ad una determinata scelta. In questo senso i Consigli di quartiere sono una piccola iniziativa che va nella direzione giusta.
Mi sento di fare i complimenti a tutte i rappresentanti dei quartieri che si stanno impegnando moltissimo per fare il bene degli stessi dando il proprio contributo. Sono già iniziati in qualche quartiere degli incontri con la cittadinanza e in altri si organizzeranno a breve. Ritengo che questa sia un’ottima iniziativa per coinvolgere sempre più persone a cui interessano i temi della sfera pubblica, così da poter far arrivare ai decisori politici le idee e i suggerimenti di tutti i cittadini coinvolti» conclude Drera.