Benedicta Festival: parole e note nei luoghi della memoria
Sette appuntamenti per la prima edizione
OVADA – «La memoria storica deve essere raccontata. Solo così può rimanere viva». Raffaella Romagnolo, nelle vesti di direttrice artistica spiega così il senso della prima edizione del “Benedicta Festival – Arte e manutenzione della memoria”. L’ iniziativa promossa dall’Associazione Memoria della Benedicta prevede sette appuntamenti, dal 7 maggio al 4 luglio che coniugheranno letteratura, musica, riflessione storiografica e conservazione della memoria. Interverranno grandi nomi del firmamento letterario nazionale, storici e artisti.
«La rassegna nasce nei nostri luoghi e si svilupperà nei paesi fra il Tobbio e la Cascina Benedicta – prosegue la scrittrice ovadese – come testimonianza anche geografica dei luoghi che hanno visto durante la Settimana Santa del 1944 il più imponente eccidio di partigiani che il Paese ricordi». Per decenni i partigiani sopravvissuti hanno raccontato le loro esperienze: un percorso di guerra, dolore, amici e famigliari uccisi per lasciare la propria testimonianza alle generazioni successive. «Ora che gli ultimi testimoni stanno scomparendo servono nuovi canali attraverso i quali trasmettere la necessità di non dimenticare il passato».
I primi tre incontri saranno in streaming sulla piattaforma dell’associazione Cultura e Sviluppo e sui relativi canali social. Il primo appuntamento si è svolto venerdì sera, con la scrittrice Viola Ardone che ha presentato il suo libro “Il treno dei bambini”. Il 20 maggio, sempre in streaming, Simonetta Agnello Hornby presenterà il suo “Piano nobile”. L’autrice è paladina dei diritti dei più deboli dopo aver aperto a Brixton uno studio legale specializzato in diritto di famiglia e minori. Giovedì 3 giugno, dalle 18.00, spazio alla “Serata Benedicta” organizzata da Cultura e Sviluppo. Luca Dal Pozzolo, responsabile delle attività di ricerca in Fondazione Fitzcarraldo e direttore dell’Osservatorio Culturale del Piemonte, presenterà il suo saggio “Il patrimonio culturale tra memoria, lockdown e futuro”. Nell’occasione sarà presentato anche il progetto “Archivio digitale della Benedicta”.
Sabato 19 giugno, dalle 17.30, presso la biblioteca civica di Tagliolo, nell’ambito dell’evento “Il passato non esiste”, la stessa Raffaella Romagnolo dialogherà con Giorgio Barberis, docente dell’Università del Piemonte Orientale e referente dei Giovedì Culturali dell’Associazione Cultura e Sviluppo.
Venerdì 25 giugno, dalle 18.00, presso l’agriturismo Cascina “La Maddalena” Marco Balzano, autore del libro “Quando tornerò”, vincitore del premio Campiello, svilupperà il tema “Raccontare il passato – Scrivere il presente”.
Il 3 luglio, nel suggestivo borgo delle Torniella di Castelletto d’Orba, Bruno Morchio presenterà “Rossoamaro” nell’ambito della serata dal titolo “Noir, storia e memoria”. Il giorno successivo un’occasione di festa sui luoghi della memoria con il concertone degli Yo Yo Mundi a Cascina Pizzo, il centro di documentazione dell’associazione Memoria della Benedicta. «Abbiamo deciso – spiega il senatore e presidente Daniele Borioli – di prendere spunto dalla vicenda della Benedicta per aprire uno spazio di iniziativa culturale che coinvolge narrativa e musica, tenute insieme dal valore e dall’alto significato morale e civile della Benedicta ma con un approccio che possa avvicinare anche pubblici diversi».
«Il Festival – aggiunge Giorgio Barberis – prosegue e amplia il prezioso lavoro fatto negli ultimi anni dall’Associazione e, in particolare, da don Gian Piero Armano, cui l’intera Associazione Cultura e Sviluppo era molto legata e con cui abbiamo organizzato per oltre dieci anni la Serata Benedicta. Siamo davvero lieti che l’appuntamento si sia arricchito di una programmazione ancor più ampia e articolata».