Autostradale e Trotta Bus, c’è l’interesse a rilevare il Cit
L'85 per cento della società di trasporto locale sarà venduta ai privati. L'assemblea dei sindaci approva la ricapitalizzazione
NOVI LIGURE — L’assemblea dei soci del Cit ieri ha dato il via libera alla ricapitalizzazione. I sindaci dei Comuni che fanno parte della società di trasporto locale hanno approvato la linea scelta da Novi, socio di maggioranza relativa.
Il capitale della società sarà ricostituito fino a 150 mila euro, importo minimo richiesto per l’iscrizione al Ren, il registro delle imprese di autotrasporto. A farsi carico della ricapitalizzazione sarà soprattutto Novi, che salirà fino ad avere il 71 per cento delle quote.
Sempre ieri, è emerso che sarebbero due le aziende private intenzionate a rilevare la società pubblica novese. Si tratta di Autostradale – ditta milanese che già opera in provincia di Alessandria avendo rilevato le linee dell’Arfea – e dei romani di Trotta Bus. Autostradale e Trotta, peraltro, negli ultimi mesi sono state protagoniste di uno scontro per l’acquisizione di Saamo, l’azienda di pullman di Ovada, conclusosi a favore della ditta della Capitale.
Quanto al Cit, a parte Gavi, Serravalle Scrivia e Stazzano – che non hanno versato la propria quota per il ripiano delle perdite e quindi dopo la ricapitalizzazione si ritroveranno senza azioni della società – tutti gli altri Comuni continueranno a fare parte dell’azienda di trasporto.
Il dato è particolarmente importante alla luce della decisione del consiglio comunale di Arquata Scrivia, che venerdì della scorsa settimana ha detto “no” al piano di risanamento. Nonostante il voto negativo, infatti, visti i contributi già versati da Arquata (pari a oltre 35 mila euro), il Comune rimarrà comunque socio con l’8,2 per cento delle quote.
Novi avrà la partecipazione maggiore avendo messo nelle casse della società, tra contributi per il ripiano delle perdite e per la ricapitalizzazione, circa 429 mila euro.
Terzo Comune in ordine di grandezza si ritroverà a essere Bosio (3 per cento), seguito da Parodi Ligure e Voltaggio (2,7 per cento ciascuno). Gli altri enti locali avranno tutti partecipazioni comprese tra l’1,1 e l’1,8 per cento; parliamo di Francavilla Bisio, Pasturana, Borghetto Borbera, Tassarolo, San Cristoforo, Grondona, Mornese, Carrosio e Fraconalto.