Garanzia Cannon: ‘Per l’A1 ci siamo anche noi ‘
Alla vigilia della trasferta di Scafati il centro della Bertram parla della stagione e della squadra bianconera. E promette...
TORTONA – Un centro “undersize” che domina la classifica dei rimbalzisti del campionato di Serie A2. In questo apparente paradosso c’è il ritratto tecnico e umano di Jalen Cannon, il centro Usa della Bertram Derthona. Cannon, scelto quest’anno da coach Marco Ramondino come pietra angolare della sua costruzione, è un giocatore di sistema, affidabile nel rendimento e capace di fare tante cose utili per la squadra dentro il campo e dentro la partita.
Mercoledì il lungo di Allentown, Pennsylvania, ha compiuto 28 anni e come regalo di compleanno spera di condurre la sua squadra alla vittoria sul campo di Scafati (domenica ore 18), nella prima gara del ritorno della Fase ad orologio.
Cannon, cosa serve per vincere a Scafati?
“Dobbiamo prestare attenzione a tutti i dettagli della partita. Loro hanno anche recuperato dei giocatori che non avevano all’andata (il playmaker Tommaso Marino e il lungo Luigi Sergio, ndr) per cui la gara sarà un po’ diversa”.
Cosa è cambiato tra la partita di Forlì e quella con Napoli?
“Penso che abbiamo giocato con maggiore energia la partita con Napoli. Siamo partiti più piano in trasferta, ma in casa scendiamo in campo con grande intensità e prestiamo grande attenzione in difesa”.
Perché ci sono stati così tanti alti e bassi in stagione?
“Difficile da dire, ma credo che faccia parte dell’annata in cui si è tornati a giocare un campionato inusuale rispetto al passato”.
Attenzione e difesa sono le chiavi per vincere il campionato. Non c’è molto tempo per allenarsi quindi vincerà chi commetterà meno errori in partita
Lei conosce bene dell’A2 (quattro stagioni tra Agrigento, Rieti e Tortona): qual è la qualità determinante per vincere questo campionato?
“Penso che attenzione e difesa siano le chiavi per vincere il campionato. Non c’è molto tempo per allenarsi quindi vincerà chi commetterà meno errori nel corso delle partite”.
Quante possibilità ha Tortona di salire in A1?
“Penso che abbiamo tutte le qualità, buoni giocatori e staff, per essere promossi a fine anno. Dobbiamo rimanere concentrati e presenti tutti i giorni in allenamento”.
Lei è da inizio stagione in cima alle statistiche dei rimbalzi: istinto, esperienza, tecnica: qual è il segreto di questo fondamentale?
“Prevalentemente istinto, che ho sviluppato sin da quando ho iniziato a giocare ai tempi delle medie”.
A causa della situazione Covid penso che questa sia stata una delle stagioni più dure che ho giocato, sia a livello fisico che mentale
Cos’ha di speciale coach Ramondino?
“Il coach è molto bravo nella preparazione delle partite e credo che anche dal punto di vista tecnico sia davvero preparato”.
Dal punto di vista fisico e mentale questa “stagione Covid” è più faticosa di quelle passate?
“Penso sia stata una delle più dure che ho giocato, a livello fisico e mentale. Mentalmente, perché è un campionato inusuale dove le cose possono cambiare da un momento all’altro e fisicamente in quanto ci sono tante partite ravvicinate e si gioca in continuazione”.
Coach Ramondino dice che vincete quando fate la prestazione: pensa sia una qualità oppure un limite della squadra?
“Questa è una qualità, ma la migliore che abbiamo è di rimanere concentrati sul percorso che dobbiamo compiere”.