Barriere architettoniche, anche una mail per chiedere la rimozione
Iniziata la stesura del piano per l'eliminazione degli ostacoli. In programma anche sopralluoghi con i diretti interessati
NOVI LIGURE — Si chiama Peba e sta per Piano di eliminazione delle barriere architettoniche, uno strumento di cui il Comune di Novi Ligure oggi è privo e di cui è iniziata la stesura delle linee guida, grazie al contributo della disability manager comunale Raffaella Di Comite e dall’architetto Pasquale Morroi dell’Ufficio Urbanistica.
«Fondamentale sarà la fase di partecipazione con l’apertura di tavoli tecnici e sopralluoghi nella città, coadiuvati dalle associazioni di sostegno alle persone con disabilità», spiegano dall’amministrazione. Nel processo di elaborazione del Peba, infatti, «è basilare raccogliere le informazioni e i racconti di difficoltà di chi si trova a vivere le situazioni di maggior disagio e procedere insieme a sopralluoghi provando dal vivo gli ostacoli che dovranno essere via via registrati».
Tra gli esempi buche, dislivelli causati da griglie e pozzetti, gradini, cordoli, passi carrai, pendenze eccessive, assenza di marciapiedi, attraversamenti pedonali non protetti, avvisatori ottici e acustici, parcheggi, aree con accessi inadeguati e così via.
«Già questa prima fase di analisi dello stato di fatto consentirà di rendere disponibile una mappa della città sulla quale siano riconoscibili i luoghi e i percorsi accessibili. La finalità è anche quella di promuovere una città più aperta alle persone con disabilità con ricadute positive, anche sul piano economico, nei luoghi più frequentati dalla popolazione residente e dai turisti», spiegano dal municipio.
Verrà inoltre prevista una raccolta di segnalazioni dei cittadini mediante questionari da inoltrare all’indirizzo e-mail dedicato peba@comune.noviligure.al.it.
«Un importantissimo punto di partenza per affrontare insieme una grande sfida, quella di rendere Novi più fruibile, vivibile e accessibile per tutti i propri cittadini», conclude l’amministrazione comunale.