Rossi e Bertolini protagonisti al Piccolo Teatro
I due autore ovadesi inseriti nel progetto "Abbecedario per il nuovo mondo"
OVADA – «Abbecedario per il nuovo mondo». Questo è il titolo dell’iniziativa lanciata dal Piccolo Teatro di Milano. Sono 26 gli autori, tutti under 35, che avranno il compito di dare vita a storie che come un talismano o un elemento di riflessione servano a traghettare le persone nel mondo post pandemico. Tra gli autori selezionati gli ovadesi Tobia Rossi e Ian Bertolini.
Fili aggrovigliati
I podcast audio sono in onda, recitati da autori emergenti ogni venerdì, sabato e domenica.« Ad ognuno di noi – racconta Rossi – è stata assegnata una lettera dell’alfabeto con l’indicazione di farne il cardine e la parte iniziale del nostro testo». Il sorteggio ha assegnato a Rossi la “g” a Bertolini la “w”. «Una bella sfida – sorride l’autore di “Centoundici nuvole” sul disastro della diga di Molare – In italiano non è il massimo. Però c’erano alcune parole che mi giravano nella testa. In questo modo sono arrivato a focalizzarmi su “Wireless”». Poi aggiunge: «L’espressione non è intesa come la comunicazione senza fili che la parola suggerisce. In realtà indica un insieme di discorsi a metà che come fili aggrovigliati e spezzati si ingarbugliano in una comunicazione frammentaria e spesso si concludono in un “non ascolto”. Un problema che già esisteva prima della pandemia che oggi si è acutizzato con la comunicazione da remoto».
Dimenticare ciò che è stato
Per Bertolini il nuovo mondo non porterà aria di novità. «Credo – conclude l’autore che ha fatto le sue prime esperienze con l’ABretti di Ovada – che anche se sono cambiate le abitudini, nel momento in cui si ritornerà a condurre una vita normale, come già molte altre volte, l’essere umano tenderà a dimenticare quello che è stato o i buoni propositi».