Il Leardi a lezione di ‘debate’ sull’uso della plastica
Il lavoro degli studenti della 2°A Afm in occasione della 'Giornata della Terra'
CASALE – Anche quest’anno il 22 aprile si è svolta la ‘Giornata della Terra’ e anche gli alunni dell’istituto Leardi di Casale, grazie alla professoressa Maria Cristina Portinaro, docente di Scienze naturali e referente dell’iniziativa, hanno potuto approfondire una questione di stretta attualità, ovvero l’impiego dei materiali plastici e il loro impatto sull’ambiente.
In particolare, la classe 2°A Amministrazione, Finanza e Marketing ha avuto modo di confrontarsi con la metodologia del ‘debate’: «Dopo che noi insegnanti abbiamo preso parte alla formazione a cura della professoressa Luisa Broli, mi è sembrata la strategia più efficace per coinvolgere gli studenti e per permettere loro di rielaborare quanto studiato» spiega la professoressa Portinaro.
Questa metodologia didattica prevede la suddivisione della classe in gruppi a partire da una problematica prestabilita (in questo caso, l’utilizzo della plastica): ogni squadra, formata da tre membri, deve lavorare in team per svolgere le ricerche e per cercare le argomentazioni più valide a sostegno o contro la questione. Dopo aver indicato per ogni gruppo un portavoce, i ragazzi potranno confrontarsi nel dibattito e rispondere alle domande, presentando agli avversari e agli spettatori, anche tramite una presentazione multimediale, il proprio punto di vista sulla tematica.
«I materiali plastici hanno rappresentato un’importante svolta per il settore industriale e il suo utilizzo è stato senza dubbio un vantaggio – sostiene Sara Scamuzzi, che con Sara Costanzo e Alessandro Gazzi ha supportato un’argomentazione a favore – Oggi sarebbe impensabile rinunciare alla plastica, che costa meno di altri materiali, come legno o ferro, e può essere riciclato.»
«Appare sempre più evidente la dannosità della plastica sull’ambiente, – ribatte Ivan Spalla, con Viola Islami e Giorgia Secreto contro l’uso massiccio del materiale – il 30% dei rifiuti è di plastica, non sempre può essere riciclato e il cattivo smaltimento provoca la sua dispersione nell’ambiente, anche sotto forma di microplastiche, dannose per la salute degli ecosistemi marini e dell’uomo».
A giudicare l’esito del debate è stata la giuria di giudici formata da Viktoria Abbate, Valentina Cane e Alessandro Capra. E lo hanno fatto sulla base di parametri oggettivi, come la pertinenza e la completezza dei contenuti, lo stile di presentazione, la strategia argomentativa e la prontezza nel rispondere alle domande poste è stato il gruppo a favore delle plastiche ad aggiudicarsi la vittoria, per un solo punto di differenza.
«La soddisfazione degli studenti era palpabile – conclude la docente a commento dell’iniziativa – perché hanno avuto modo di esprimersi di mettere in pratica ciò che hanno studiato e confrontarsi con i propri compagni su tematiche prioritarie».