Contagi all’Ic De Amicis-Manzoni: in campo il Ministero
ALESSANDRIA – Il caso del focolaio di Covid – 19 scoppiato all’interno della scuola De Amicis, che fa parte del Comprensivo De Amicis-Manzoni, ha richiamato l’attenzione del Ministero dell’Istruzione che ieri, venerdì 30 aprile, avrebbe effettuato un’ispezione per capire cos’è accaduto nelle aule dell’Istituto.
Sotto osservazione sarebbe un incontro avvenuto il 19 aprile, più precisamente un’attività di continuità tra la scuola materna e le elementari. Poche ore dopo un’insegnante ha segnalato i sintomi del Covid (è risultata poi positiva), nei giorni successivi altri colleghi hanno manifestato la stessa problematica. Sarebbero quattordici i docenti contagiati, due sono stati ricoverati in ospedale. Per una di loro i medici hanno disposto la terapia dell’ossigeno con il casco.
La nota dell’Ic De Amicis-Manzoni: leggi qui
Tra le molte segnalazioni arrivate in redazione, si parla anche di incontri di programmazione in presenza durante un anno scolastico che comunque avrebbe richiesto una diversa organizzazione. I vertici responsabili dei controlli dovranno ora accertare se vi siano state violazioni del protocollo ministeriale che non prevede contatti tra gli alunni di classi diverse. Ogni gruppo, infatti, deve rimanere in una sorta di bolla che dovrebbe proteggere da eventuali contagi.
Da parte degli uffici competenti della Pubblica istruzione c’è il massimo riserbo sulla vicenda, ma sono in atto verifiche precise e puntuali per chiarire la situazione. L’apparato del Ministero rappresentato anche dall’Ufficio scolastico di Alessandria, si trincera dietro un silenzio di lavoro e serietà. La situazione è monitorata.
E’ però il dirigente scolastico Valeria Alemanni a comunicare con una nota che proprio nella mattinata di venerdì 30 aprile “è avvenuto un incontro con il gruppo di lavoro provinciale (task force) per l’emergenza Covid, mentre il 4 e 5 maggio sarà effettuato un intervento di sanificazione straordinaria da parte di una ditta esterna specializzata incaricata dall’Istituto comprensivo”.
Anche il Comune di Alessandria sta seguendo ovviamente da vicino il caso: “Il rapporto con il dirigente, con il team dedicato alla scuola dell’Asl Al e con l’Ufficio scolastico provinciale è continuo – spiega l’assessore ai Servizi educativi, Silvia Straneo – Al momento, la primaria (che ha già attivato la didattica a distanza) e la scuola dell’infanzia sono chiuse e lo saranno per quindici giorni, durante i quali si procederà con le attività di sanificazione e igienizzazione previste dai protocolli anti-contagio”.
Preoccupata Serena Morando della Cgil Scuola: “Sì, anche perché sembrerebbe che di giorno in giorno i contagi, sia tra i docenti che tra gli allievi, stiano aumentando. Ora speriamo che, con la sospensione delle lezioni in due plessi, la situazione almeno si stabilizzi. Prospettive? Bisogna vedere l’evolversi della realtà, perché è il primo caso in provincia di un focolaio tra professori con numeri così elevati e si potrebbe anche prospettare il caso di infortunio sul lavoro. Ma l’accaduto conferma pure come la categoria sia tra le più esposte ai rischi e la decisione di bloccare le vaccinazioni per seguire un altro iter, senza nulla togliere ad anziani e fragili, è un altro elemento di preoccupazione”.
Conclude Santo Bello (segretario Snals provinciale): “Siamo preoccupati per la grave situazione sanitaria venutasi a creare all’Istituto Comprensivo ‘De Amicis’ di Alessandria e riteniamo che situazioni del genere non dovrebbero mai verificarsi, se chi ha la responsabilità seguisse e attuasse i Dpcm governativi. La tutela della salute deve essere un bene prioritario, specie per chi opera nel mondo della scuola”.