“Longo prima? Conta che abbia detto sì”
Artico: "Battere la Pro Patria è l'obiettivo. Rotazioni? Si giocherà 21 giorni dopo, tempo per recuperare ce n'è"
ALESSANDRIA – Cinque positivi, il resto del gruppo squadra negativo. “L’esito dei tamponi di ieri sera. Quando ci sono giocatori in quarantena il protocollo lo impone – sottolinea Fabio Artico – e domani, venerdì, faremo un’altra serie di test, ogni 48 ore” Il ds, però, ci tiene a sottolineare una scelta fatta dall’Alessandria. “La società ha sempre previsto il controllo a inizio settimana, solitamente il martedì, quando riparte la preparazione”. Quindi anche martedì nella settimana prima del Como? “Certo. Esito? Tutti negativi”. Giuste puntualizzazioni, la dietrologia e le supposizioni stanno a zero (come direbbe Longo). Bastano i fatti, ribaditi dal direttore sportivo. Che dà qualche dettaglio anche sulle condizioni dei giocatori non disponibili per covid. “Sono tutti asintomatici”. Dunque niente febbre, tosse o altri sintomi? “No. Per questo proviamo a essere almeno fiduciosi: per Casarini, Parodi e Crisanto il tampone di controllo sarà lunedì, dieci giorni dopo la positività. Per Eusepi e Frediani mercoledì”.
Il desiderio è avere di nuovo il gruppo al completo in tempi brevi. “Più che un desiderio, una speranza. Dopo la gara con la Pro Patria avremo tre settimane per lavorare: abbiamo speso molto, dal punto di vista fisico e mentale, e lo staff ha già in testa un programma per far tornare l’Alessandria della grande rincorsa”.
La settimana prima del Como, come sempre, tamponi anche martedì: tutti negativi
Quella che è mancata a Como. “La prima occasione l’abbiamo avuta noi, con Prestia, traversa e parata. Due gol in trenta minuti, il secondo nel momento migliore per noi, hanno fatto saltare i piani”. L’Alessandria è sembrata impaurita? “Non parlerei di paura, sicuramente di diffcoltà a cambiare, in corsa, il nostro atteggiamento. Poi c’è il Como, che ha vinto alcuni duelli, poi ci sono le energie mentali melle ultime 48 ore, poi ci sono gli episodi, che non sono girati della nostra parte”. Convinto che se fosse entrata l’occasione di Celia al 2′ della ripresa i Grigi avrebbero vinto? “Con i se e con i ma non si cambiano né i risultati, né la classifica. Era una grandissima opportunità, non l’unica“.
IDENTITA’ E FORZA
Rammarico, rabbia, delusione? “Ci abbiamo provato, siamo arrivati a giocarci tutto dopo un grandissimo recupero. E’ un secondo posto diverso da quello di quattro anni fa: la rincorsa ci ha fatti crescere, ci ha resi squadra compatta. Adesso ricominciamo, con una identità precisa, che è la nostra forza“.
Battere la Pro Patria cambierebbe nulla per la classifica e per i playoff (nei quarti i Grigi sono testa di serie, dai turni successivi è sorteggio integrale e libero e la graduatoria non conta più), però aiuterebbe a lavorare meglio. “Certo, ed è l’obiettivo, anche se questa settimana stiamo ancora vivendo tutti un po’ ‘sospesi’. Solo oggi la squadra è tornata ad allenarsi in gruppo“. Spazio a chi gioca meno? “Sono scelte di Longo. Diciamo che c’è tutto il tempo per recuperare, visto che poi avremo davanti tre settimane”.
Tredici punti recuperati. Se Longo fosse arrivato prima la rimonta sarebbe stata completa.. “Lo ripeto: con i se e con i ma non si decide un campionato. Dove siamo oggi è il risultato di un percorso. Quello che conta è che Longo ha detto sì all’Alessandria“.
Peggio le squadre del Sud o quelle del Nord come avversarie? “Le prime sono più caratterIali, le seconde più tecniche. Sicuramente una forte è quella che tra Perugia e Padova, nel girone B, non sarà promossa direttamente”.
Chi vorresti evitare ai playoff? “Ribalto la domanda: le altre vorrebbero non trovare i Grigi? Io dico di sì“.