Sportello Immigrati, protestano i sindacati della scuola. Sabato sit in in piazza
Secondo Cgil, Cisl, Uil e Snals con la chiusura sarà più difficile l'integrazione degli allievi: «Servizio importante non solo per Novi»
NOVI LIGURE — Si moltiplicano le voci contrarie alla chiusura dello Sportello Immigrati di Novi Ligure. I sindacati del comparto Istruzione e ricerca ad esempio hanno espresso «forte preoccupazione» per lo stop perché «in questi anni lo sportello ha svolto un’importante funzione di intermediazione culturale che nel mondo della scuola si è strutturata in diverse attività indispensabili nel percorso di integrazione dei bambini migranti e delle loro famiglie».
Dal punto di vista concreto, scrivono Cgil, Cisl, Uil e Snals, «l’aiuto andava dalla traduzione delle domande di iscrizione a scuola, alla compilazione delle domande on line, dalle facilitazioni nell’accessibilità ai servizi mensa, pre-scuola e scuolabus, alla mediazione linguistica durante le udienze».
«A tutte queste funzioni – dicono i segretari provinciali dei sindacati di categoria Serena Morando, Carlo Cervi, Giovanni Guglielmi e Maria Grazia Bodellini – si aggiungeva anche il ruolo fondamentale nel disbrigo delle pratiche per la regolarizzazione della posizione giuridica dei migranti. La discutibile scelta dell’amministrazione comunale, pertanto, avrà pesanti ricadute sia sul percorso di integrazione degli allievi e sia sul piano dei carichi di lavoro delle segreterie».
Lo Sportello, sebbene collocato a Novi, «era un servizio di supporto a tutti i Comuni dei dintorni», dicono i sindacati. Ma questo, per l’amministrazione comunale novese, rappresenta un’aggravante. L’assessore agli Affari sociali Marisa Franco, infatti, ha spiegato che solo due Comuni su 31 interpellati hanno manifestato interesse a compartecipare alle spese dello Sportello. Le risorse “liberate” dalla chiusura dello Sportello, quindi, saranno destinate a un servizio di assistenza agli anziani.
Intanto per sabato 1° maggio in piazza Dellepiane a Novi Ligure è stata organizzata una manifestazione di protesta per dire no alla chiusura dello Sportello Immigrati. L’appuntamento è alle 11.15 «senza bandiere, senza discorsi, senza musica ma solo un momento di protesta silenziosa nel pieno rispetto delle norme anticovid», scrive l’ex vicesindaco Felicia Broda, che ha lanciato la mobilitazione su Facebook. «Una manifestazione spontanea di dissenso alla decisione dell’amministrazione comunale di eliminare un servizio attivo da anni che ha permesso di attuare una politica di integrazione e inclusione nel rispetto dei diritti e dei doveri di tutti – scrive – Una scelta irresponsabile, motivata solo dalla volontà politica di dare un segnale becero ad un elettorato sempre più deluso da questa amministrazione».
Critico anche il Partito Democratico: «Lo Sportello, con le due mediatrici culturali [una albanese e una marocchina, facenti capo alla cooperativa Azimut; ndr], è diventato un punto di riferimento importante per tutte le persone che provengono da altri Paesi e che spesso non conoscono l’italiano e hanno difficoltà a districarsi nelle pratiche burocratiche, soprattutto da quando sono stati chiusi altri sportelli come quello di Serravalle».
La Buona Destra esprime «perplessità di fronte alla chiusura dello sportello immigrazione. Il fatto di essere l’unica città ad averlo era semmai una nota di merito invece che un’aggravante. Grave anche il messaggio che si è cercato di fare passare, cioè prima gli italiani, fomentando la solita retorica leghista, senza dimenticare che proprio grazie all’integrazione moltissimi immigrati sono diventati parte integrante del nostro sistema in modo legale e produttivo».