Miliardo Yida, SiCobas continua la lotta
Presidio dei lavoratori questa mattina davanti allo Spresal per i colleghi licenziati
ALESSANDRIA – Questa mattina i lavoratori della Miliardo Yida di Pontecurone terranno un presidio in via Venezia 6 davanti alla sede dello Spresal per rivendicare i diritti loro e dei loro colleghi licenziati dalla proprietà insieme ad alcuni sindacalisti dei SiCobas.
“Se questo anno di crisi pandemica – dicono dal sindacato – ha visto padroni e aziende approfittare della situazione per approfondire l’attacco contro i lavoratori, provando a mettere ulteriormente in discussione salari e condizioni di lavoro, questo stesso periodo ha anche dimostrato la possibilità e la capacità dei lavoratori di provare a rispondere a questo attacco, rifiutando di diventare carne da macello e sviluppando su tutto il territorio nazionale una serie di lotte e mobilitazioni che, seppur ancora insufficenti, indicano la strada a sempre più larghi strati di lavoratori e sfruttati. Soprattutto nella logistica, il tema della difesa della salute e sicurezza sui posti di lavoro e la difesa dei livelli occupazionali e salariali hanno caratterizzato di fondo questo ciclo di mobilitazioni. In questo il distretto alessandrino – tortonese non ha fatto eccezione. In particolare, nelle ultime settimane i lavoratori del magazzino In’S Mercato di Torre Garofoli e della Miliardo Yida di Pontecurone hanno dimostrato determinazione nel portare avanti queste rivendicazioni sui propri posti di lavoro e sui propri territori, rappresentando di fatto un argine all’arroganza padronale.”
“Sono diverse le iniziative di lotta e mobilitazione che proprio in questi giorni, proprio mentre scriviamo, si stanno mettendo in campo per denunciare la situazione di grave sfruttamento che i lavoratori della Miliardo Yida hanno subito per anni e che non sono più disponibili a subire. Mentre si sono susseguite diversi scioperi e picchettaggi ai cancelli della fabbrica, stiamo segnalando a tutti gli organi competenti (dalla ASL all’Ispettorato del Lavoro, passando dalla Prefettura) il complesso sistema di sfruttamento, di appalti poco chiari, di totale mancanza di sicurezza, di continue minacce ai lavoratori sindacalizzati, portato avanti dal padrone della Miliardo Yida. I lavoratori restano determinati a proseguire nella lotta fino al reintegro dei lavoratori licenziati e all’apertura di un tavolo sindacale che possa trovare soluzione alle gravissime problematiche contrattuali, salariali e di sicurezza che continuano a caratterizzare questa fabbrica che si vanta di essere ‘azienda giovane e multi etnica, dove lavorano a stretto contatto diverse culture’, ma dove l’unica lingua parlata é quella dello sfruttamento“.