Casello di Predosa: ora si fa sul serio…
Il tavolo di lavoro per la realizzazione del progetto è coordinato da Fondazione Slala
ACQUI TERME – Un’idea nata sin dai tempi della realizzazione dell’A26: un nuovo casello all’altezza di Predosa – e della bretella verso Strevi – per agevolare il flusso logistico verso i comuni dell’Acquese e per decongestionare il traffico pesante ogni giorno di passaggio sulle arterie ovadesi. Con il coordinamento tecnico di Fondazione Slala, i sindaci Lorenzo Lucchini, Paolo Lantero e Maura Pastorino dei comuni di Acqui, Ovada e Predosa presentato in conferenza stampa l’unione di intenti che vede il coordinamento tecnico della Fondazione Slala, per l’occasione rappresentata da Angelo Marinoni, coordinatore della costituenda Commissione “Interventi strategici”, e Nicola Bassi, coordinatore della Commissione “Logistica delle merci”.
«Abbiamo inviato una delibera ad ogni sindaco dei territori dell’Acquese e dell’Ovadese per far prendere atto di questa nostra volontà. Penso che si possa guardare alla realizzazione del Casello di Predosa e al suo collegamento dalle aree dell’ovadese e dell’acquese con prudente ottimismo – dichiara il sindaco di Acqui Terme, Lorenzo Lucchini – Abbiamo lavorato a lungo per farci trovare pronti e ora stiamo agendo con una strategia ben strutturata per mettere la realizzazione di queste infrastrutture come priorità assoluta nelle sedi istituzionali. Vogliamo dare un volto nuovo al futuro del nostro territorio».
«L’idea iniziale del Casello di Predosa risale a decenni fa, ai tempi della costruzione della A26 – spiega il sindaco di Predosa, Maura Pastorino –. Oggi è nostro interesse riparlare di questo progetto e delle sue finalità. È necessario intraprendere azioni serie e concrete per lo sviluppo delle nostre zone, pianificando come Amministratori il futuro dei nostri territori. Proprio per questo è stato intrapreso un dialogo istituzionale tra gli enti locali, nel quale è scaturita una naturale sinergia. Stiamo facendo una politica di squadra e di territorio e non più di feudo. Voglio augurare che questo percorso che abbiamo intrapreso giunga a destinazione positivamente per tutta la comunità».
«Un futuro casello Autostradale presso Predosa rappresenta ormai una necessità inderogabile – conclude il sindaco di Ovada, Paolo Lantero – Il territorio ha necessità di vedere meglio distribuito sulle direttrici provinciali il traffico pesante, con un adeguato intervento. C’è inoltre lo stesso bisogno per gli aspetti che riguardano il turismo, il casello di Ovada potrà diventare sempre più la porta di accesso del Monferrato e per l’Acquese con un percorso tra le colline di assoluto pregio paesaggistico».
Su Il Piccolo di venerdì 30 maggiori dettagli.