Gioanola: «Studiamo la Resistenza, senza pregiudizi e scorciatoie»
Il capogruppo Pd in occasione del 25 aprile
CASALE – In occasione del 25 aprile, festa di Liberazione, il capogruppo del Partito Democratico a Casale Luca Gioanola, candidato della coalizione di centrosinistra alle amministrative del 2019, interviene con una riflessione sull’importanza della ricorrenza: «La Festa della Liberazione, la Resistenza e Bella Ciao sono un patrimonio dell’intero popolo italiano.
La resistenza coinvolse a tutti i livelli di età, di appartenenza sociale e politica: socialisti, democristiani, comunisti, cattolici.
Sulla trasversalità della Resistenza si fonda la Repubblica Italiana Antifascista. La resistenza è stata la risposta all’oppressione fascista e nazista e ha raccolto in modo indistinto la società italiana perché l’intero paese stava facendo i durissimi conti con il fascismo.
Due esempi, fra i tanti, del Piemonte, mi vengono in mente le brigate operaie così come la brigata del capitano Campana (a Torino, palazzo Campana, fino al 45 casa del fascio) impiccato nel 44, ufficiale di carriera, nobile, medaglia d’argento in Africa, cattolico. Uomini, donne. Politici, contadini, sacerdoti, operai, soprattutto i giovani: i partigiani furono praticamente quasi tutti giovani. La generazione che era stata indottrinata dalla dittatura del regime fascista generò il contributo maggiore alla resistenza. E’ così, la Resistenza è stata una guerra condotta dai giovani che il sistema dittatoriale totalitario aveva cercato di indottrinare. C’è stata una guerra contro la sistematica e strutturata oppressione, dittatura, occupazione, discriminazione e deportazione. Questo era il contesto: cruento, devastante, distruttivo, disumano.
W la resistenza, oggi, soprattutto oggi, dove è crescente l’attitudine a slogan, a scorciatoie semplicistiche, al non approfondire perché è una roba da professoroni sfigati e dove è di nuovo possibile costruire carriere e fortune negando la storia.
Una proposta, trasversale, finito il lockdown, facciamo incontri con storici, insegnanti, studiosi. Parliamo, studiamo la resistenza, senza pregiudizi e scorciatoie. Lo dobbiamo, tutti, a chi ha detto con coraggio un no epocale all’oppressione e all’occupazione. Prendiamoci cura della memoria e così ci prenderemo cura di noi stessi e dei nostri figli. W la Resistenza, W la Libertà, W la Repubblica Italiana Antifascista!».