Ripensare la medicina, la bioetica va a congresso
"Come sarà il mondo tra cinquant'anni" è l'interrogativo che si pone la Consulta di Bioetica nella due giorni organizzata in città
NOVI LIGURE — “Come sarà il mondo tra cinquant’anni?”: questo si chiede il dodicesimo congresso di bioetica che si terrà oggi e domani a Novi Ligure. Il sottotitolo è altrettanto impegnativo: “Ripensare la medicina in risposta alla sinergia di effetti della pandemia, rivoluzione biomedica e intelligenza artificiale”.
«Negli ultimi mesi – dice Giacomo Orlando, vice presidente della Consulta di bioetica – abbiamo sentito dire varie volte che, dopo la pandemia, il mondo non sarà più lo stesso di prima. In un senso ciò è banalmente vero perché sempre le epidemie hanno determinato momenti di crisi e sollecitato trasformazioni sociali. Per esempio hanno comportato nuove interpretazioni del concetto di malattia e del ruolo della medicina».
Ad aprire i lavori, oggi alle 14, in biblioteca, sarà proprio Orlando. Dopo un breve preambolo letterario a cura dell’attore Carlo Orlando e dell’introduzione al tema da parte della presidente della Consulta Maria Teresa Busca, prenderanno la parola rappresentanti delle sezioni di varie città italiane della Consulta di Bioetica. Chiuderanno la giornata due docenti universitari di economia, Carlo Prato e Mauro Sylos Labini.
Domani, alle 9, si svolgerà l’assemblea dei soci della consulta di bioetica. Il dibattito riprenderà poi alle 10.30 per concludersi alle 12.30. Il programma completo del congresso e i link per accedere alle conferenze in diretta web sono disponibili qui.