Casale e il fascino del nerostellato che colpisce anche la Spagna
Il giornalista catalano Pablo Triguero ha intervistato nei giorni scorsi patron Lino Gaffeo
CASALE – Il fascino della maglia nerostellata non conosce confini storici e tanto meno geografici. Se nei mesi scorsi la storia del Casale Fbc aveva incuriosito uno youtuber inglese, adesso ad interessarsi al glorioso patrimonio calcistico del Monferrato è la penisola iberica: nei giorni scorsi infatti il giornalista spagnolo Pablo Triguero ha intervistato il presidente del Casale Lino Gaffeo.
Un po’ per passione del ‘futbòl’, un po’ per curiosità, il giornalista della testata Aficiondeportiva (dove è possibile leggere l’intervista completa) ha chiesto a patron Gaffeo cosa ha davvero rappresentato il Casale per tutto il movimento nazionale, partendo dal ricordo dello storico scudetto vinto nel 1914, passando per gli anni d’oro delle sfide ad alti livelli con Alessandria, Pro Vercelli e Novara (con cui formava il cosiddetto ‘quadrilatero piemontese’), fino ad arrivare agli anni più recenti con i fallimenti e i tentativi di rinascita.
(Pablo Triguero)
E in questo processo di interscambio culturale è stato fondamentale l’addetto stampa nerostellato Maurizio Barberis, che ha ‘scovato’ quasi per caso tra la casella delle mail la richiesta di Triguero: «Ho fatto da intermediario tra lui e il presidente che ha subito pensato fosse un’occasione da non lasciarsi sfuggire, anche se per ovvi motivi alle domande ha risposto in maniera scritta. Per gli spagnoli il calcio è una passione ancora più viscerale di quanto non lo sia per noi italiani. E questo interessamento ha dimostrato, ancora una volta, quale sia il reale valore del Casale e la fama di cui gode a livello internazionale. È bene non dimenticare questo aspetto che invece molto spesso viene sottovalutato o addirittura dimenticato».
Ma la mail di Pablo non è certo arrivata a caso. Lui, che si occupa a livello professionale del calcio nostrano, è infatti tifosissimo del Torino che in comune con il Casale ha un passato glorioso e un presente non all’altezza della loro grande storia: «É stato un piacere scoprire quanto sia stata importante questa società per l’Italiam un Paese che amo. Visitare il Monferrato? Terminate le restrizioni mi piacerebbe molto e magari provare anche la maglia più bella al mondo: sarebbe Fantastico!» ha raccontato il giornalista di Barcellona. E se lo dicono anche i catalani, che di campioni e di calcio ne sanno qualcosa, allora bisogna crederci.