Aggressioni in aumento: postali chiedono incontro con il Prefetto
"I lavoratori non possono più tollerare questa situazione"
ALESSADRIA – Con un comunicato congiunto diramato nel pomeriggio le principali sigle sindacali dei lavoratori postali, Slc Cgil, Slp Cisl, Uil Poste e Confsal Comunicazioni, hanno avanzato formale richiesta per un incontro con il neo Prefetto di Alessandria, Francesco Zito – che entrerà ufficialmente in carica da lunedì 26 – affinché si avvii un tavolo di confronto con Poste Italiane per garantire la sicurezza dei dipendenti e degli operatori degli uffici postali della provincia, «che da ormai troppo tempo sono oggetto di un’impressionante esclation di gravi episodi di aggressione, sia fisici che verbali».
«Più volte le organizzazioni sindacali – si legge nel comunicato unitario – hanno denunciato il problema a Poste Italiane e agli organi di stampa nel tentativo di sensibilizzare i vertici aziendali e l’opinione pubblica, ma nonostante questo la situazione non è cambiata: né nell’atteggiamento degli utenti, né nelle misure adottate dall’azienda per la tutela dei propri dipendenti. Il recente episodio di aggressione fisica avvenuto nell’Ufficio postale centrale di Tortona è stato di una gravità tale da farci insorgere con ancora maggiore indignazione». Più precisamente, l’episodio menzionato dai sindacati fa riferimento a un fatto increscioso capitato nei giorni scorsi nella Succursale 1 di Tortona, dove un cliente avrebbe sputato verso l’operatore dello sportello, «un fatto ancora più grave di quanto non sia già di per sé, se consideriamo il delicato momento che stiamo vivendo», spiega Danilo Vitagliano, segretario provinciale di Slp Cisl, «senza parlare poi dei commenti offensivi e denigratori che sempre più spesso troviamo sulle piattaforme social. Non si tratta solo di giudizi negativi per il servizio offerto dagli uffici postali, bensì di pesanti offese personali verso gli operatori».
Oltre al confronto con l’azienda, i sindacati chiedono al neo Prefetto maggiori controlli nei pressi degli uffici postali, «perché da quando è stato tolto il personale addetto alla vigilanza le aggressioni e i momenti di tensione sono decisamente aumentati».
Ad ogni modo, Slc Cgil, Slp Cisl, Uil Poste e Confsal Comunicazioni non hanno perso tempo e già nei giorni scorsi hanno chiesto un tavolo di confronto con l’azienda, «richiesta per la quale, però, non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Chiediamo quindi a sua Eccellenza il Prefetto di farsi portavoce del nostro malcontento e di quello dei tanti lavoratori di Poste Italiane, che meritano di essere tutelati e, soprattutto, rispettati».