Negozianti contro coprifuoco e dehors: “Dobbiamo guardare il meteo?”
Confcommercio Alessandria si lamenta per le decisioni prese che non soddisfano e gettano ulteriormente nell'incertezza chi vorrebbe lavorare
ALESSANDRIA – Dopo la manifestazione dei negozianti è arrivata la apertura degli esercizi commerciali: “Una data per fare cosa? – si chiedono il presidente ed il direttore di Confcommercio Alessandria, Vittorio Ferrari ed Alice Pedrazzi – Le regole delle zone gialle saranno modificate, rispetto a quelle precedentemente in vigore, ed i pubblici esercizi non potranno accogliere al loro interno i clienti, ma servirli solo nei dehors… questo nuovo provvedimento non fa altro che aumentare confusione, incertezze e creare discriminazioni tra le attività: chi ha un dehors è avvantaggiato rispetto a chi non ce l’ha. Chi ha attività in luoghi dove il clima è più favorevole può lavorare meglio di chi ha la propria attività in città più fredde. E poi come le imprese possono fare programmazione e acquistare le materie prime? Guardando le previsioni del tempo? E’ questo rispettoso di una categoria imprenditoriale che da sempre costituisce uno dei settori economici e sociali fondamentali del nostro Paese, caratterizzando fortemente lo “stile di vita italiano” che ha reso il nostro Paese famoso nel mondo?”
L’associazione è sconfortata: “Siamo esausti di pagare colpe non nostre, come la lentezza della campagna di vaccinazione e l’impossibilità di controllare il territorio punendo comportamenti scorretti.
COPRIFUOCO INCOMPRENSIBILE
Per l’associazione “Il coprifuoco alle 22 addirittura fino al 31 luglio è scientificamente e socialmente incomprensibile e incoerente con le finalità che si propone: comprime orari e favorisce comportamenti disordinati e opposti. Siamo esasperati dal ritardo nel comunicare nel dettaglio le misure compensative più volte annunciate”.
In Italia stimano che il settore abbia già perso 250.000 posti di lavoro.