Miglietta: “Migliora il clima, ma la crescita dell’economia è ancora lontana”
Presentate le risultanze dell'indagine congiunturale
ALESSANDRIA – Il recupero dell’economia è ancora lontano, anche se migliora la fiducia degli imprenditori della provincia. In estrema sintesi, sono queste le risultanze dell’indagine congiunturale di Confindustria Alessandria che ha raccolto le previsioni e le aspettative degli imprenditori del territorio relative al trimestre aprile-giugno. Sono quelle espresse dai rappresentanti di 108 imprese associate, che “essendo ancora incerta la crescita dell’Italia e lento il recupero dei mercati internazionali”, considerano ancora lontana una decisa risalita.
Qualche buon segnale tuttavia arriva. Intanto migliorano, rispetto alla precedente indagine, gli indici che registrano lo sbilancio tra ottimisti e pessimisti, che sono positivi per l’occupazione e la produzione e in recupero per gli ordini totali. Permangono buone le previsioni di investimenti, mentre restano negative quelle per gli ordini export.
In sostanza, la previsione dell’occupazione cresce a +4 (era –3 nell’ultimo trimestre); positiva anche quella della produzione, che sale a +5 (era –8); in risalita quella degli ordini totali, a zero (era –12); ancora negativa quella degli ordini export a –13 (era –14). Sempre segno ‘meno’, seppure in recupero, anche alla voce redditività, a –13 (era –30). In calo la previsione di ricorso alla cassa integrazione, formulata dal 22% degli imprenditori intervistati (era il 31% lo scorso trimestre) e sono sempre in maggioranza, dall’81% al 78%, quelli che prevedono invariata l’occupazione.
La propensione ad investire è sempre elevata ed è dichiarata dal 76% degli intervistati (era il 76% nel trimestre precedente), e anche il grado di utilizzo degli impianti, che è pressoché stabile al 71% della capacità (era il 73%). Il ritardo negli incassi scende ed è segnalato dal 35% degli imprenditori (era il 37%). L’indicatore di chi ha lavoro per più di un mese aumenta ed è dichiarato dall’81% degli intervistati (sale, rispetto al precedente 74%).
Per quanto riguarda i settori produttivi, le previsioni sono difformi: positive per la gomma-plastica, buone per la chimica tranne che per l’export, negative per il metalmeccanico. L’alimentare, soggetto anche alla stagionalità, recupera con produzione positiva. Infine, per il settore dei servizi alle imprese gli indici sono migliori rispetto al precedente trimestre: la previsione dell’occupazione cresce da zero a +18, il livello di attività da -5 a +19, i nuovi ordini da –9 a +11. Positiva anche la redditività, in aumento la propensione ad investire.
Il quadro è comunque sostanzialmente identico a quello regionale. Come sottolinea Maurizio Miglietta, presidente provinciale di Confindustria, “migliora il clima, ma la crescita dell’economia è ancora lontana. Il Centro Studi di Confindustria, nel recente rapporto di previsione sull’economia italiana, parla di ‘incerta risalita dalla voragine’ e prevede un graduale recupero del Pil italiano, del +4,1% nel 2021 e del +4,2% nel 2022. Numeri storicamente elevati per un paese come l’Italia, ma non si tratta di crescita: a fine 2022 l’economia italiana avrebbe a stento chiuso il profondo gap aperto nel 2020 dalla pandemia. Andamenti e prospettive – osserva – che sono in linea anche con l’ultima indagine regionale che, pur mettendo in evidenza un miglioramento del clima di fiducia rispetto ai trimestri precedenti, non delinea nel breve periodo un robusto recupero”.