Gioco legale, operatori in piazza: “5mila posti a rischio”
TORINO – Nuova protesta a Torino, nella giornata di ieri, da parte degli operatori piemontesi del gioco legale: i delegati dei lavoratori Valentina Gullino e Mara Pasquale hanno evidenziato “i timori di perdere il lavoro qualora la legge regionale non venga modificata, dal momento che già 1.700 posti sono stati persi e 5.000 rischiano la stessa sorte dopo il termine di maggio, data di scadenza dei cinque anni previsti dalla legge per consentire agli imprenditori di mettersi a norma rispetto alla distanza delle slot-machine dai luoghi sensibili”.
I rappresentanti di Sapar Alessia Milese e Astro Massimiliano Pucci (presente anche l’alessandrino Fabio Segati, sotto nel video) hanno invece contestato “che la legge abbia sortito negli anni gli effetti certificati dagli operatori e che la riduzione del gioco legale abbia favorito di gran lunga quello illegale”.
Una delegazione ha poi incontrato il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia e gli assessori Fabio Carosso, Marco Protopapa e Andrea Tronzano. Con loro, per la maggioranza, sono intervenuti il capogruppo della Lega Alberto Preioni e il primo firmatario della proposta di legge Claudio Leone che hanno evidenziato l’impossibilità di far tornare il provvedimento in Commissione, la volontà di prevedere fondi aggiuntivi per i Serd e la necessità di preservare il gioco legale contro l’illegalità e i posti di lavoro messi a forte rischio.
Per la minoranza, invece, sono intervenuti i consiglieri Marco Grimaldi (Luv), Monica Canalis, Domenico Rossi e Diego Sarno (Pd) che si sono dichiarati disponibili ad aprire un tavolo per discutere e risolvere i problemi evidenziati e hanno sottolineato la disponibilità ad aderire alla proposta avanzata da Fi di prevedere una proroga ai cinque anni previsti anche in considerazione dei ritardi e delle difficoltà provocate dalla pandemia.