Con Germano Barella se ne va un simbolo della città
L'imprenditore si è spento a 92 anni
NOVI LIGURE – È morto l’altra notte, all’età di 92 anni, Germano Barella, uno dei capitani d’industria più rappresentativi dell’economia novese, eccellente uomo di sport che è stato campione d’Italia di tiro a volo e per oltre quarant’anni presidente della Società novese di tiro a volo. Per la sua lunga e gloriosa attività sportiva il Coni lo ha insignito di stella di bronzo per meriti sportivi nel 1996 e di stella d’argento per gli stessi motivi nel 2002.
Con il fratello Franco, scomparso il 14 luglio dello scorso anno, Germano Barella ha sviluppato l’azienda di famiglia che produceva corde in canapa per la Marina militare italiana. Il loro padre Dino (omonimo e nonno del medico rianimatore che ha amorevolmente assistito Germano nelle ultime settimane di vita) in gioventù è stato un valente aviatore e ha combattuto nella prima guerra mondiale. I figli Franco, Germano e il primogenito Italo, che scelse la professione di medico e la esercitò a Genova, gli hanno intitolato la Società novese di tiro a volo che nel 1967 e 1972 ha vinto il campionato italiano di tiro al piattello con Germano e Franco Barella tra i quattro componenti.
L’imprenditore scomparso l’altra notte era un uomo di un’educazione unica, uno dei pochi che ha portato avanti nel XXI secolo la regola del galateo di togliersi brevemente il cappello quando s’incontra una signora. Sposato da 68 anni con Lina Capriata (sorella del musicista Carlo Capriata) dall’unione sono nate le figlia Laura, Paola e Chiara alle quali Germano Barella era profondamente affezionato e ricambiato con altrettanto amore. Oggi, martedì, nella chiesa della parrocchia di Sant’Antonio in viale della Rimembranza a Novi, si è tenuto l’ultimo saluto.