Dalla Regione contributi a enti locali per i lavoratori stagionali
125 mila euro a disposizione delle aziende per l?acquisto e affitto delle unità abitative temporanee
TORINO – Per l’anno 2021 Comuni, Unioni di Comuni e Consorzi di Comuni del Piemonte potranno contare su una dotazione finanziaria di 125mila euro che Palazzo Lascaris ha messo a disposizione per la sistemazione temporanea dei salariati agricoli stagionali non fissi che operano nelle aziende agricole.
Lo stabilisce la Legge regionale 12/2016, primo firmatario l’assessore all’Agricoltura e Cibo Marco Protopapa. «Viene concesso un contributo forfettario di 1.500 euro per l’acquisto di strutture prefabbricate ad uso stagionale e un contributo di 500 euro per la locazione (comprensivi di trasporto ed installazione) e viene finanziato l’adeguamento igienico-sanitario in strutture esistenti non residenziali che siano di proprietà pubblica o nella disponibilità effettiva degli Enti locali richiedenti – informano – Per strutture prefabbricate si intendono container di tipo abitativo e prefabbricati modulari ad uso di servizi igienici. Il periodo di utilizzo non può essere superiore a centottanta giorni all’anno».
Il contributo massimo che può essere assegnato ad ogni ente locale è pari a 25mila euro e avranno priorità gli enti con minor numero di abitanti al fine di consentire una distribuzione capillare delle strutture abitative e limitare gli spostamenti degli stessi lavoratori stagionali.
«Anche per il 2021 dalla Regione Piemonte arriva un sostegno diretto ai Comuni per gestire l’ospitalità dei lavoratori stagionali non fissi in strutture conformi alle norme igienico-sanitarie, con più risorse e con regole modificate e migliorate dopo l’esperienza dello scorso anno e nel rispetto delle segnalazioni ricevute dai territori coinvolti – sottolinea l’assessore regionale Marco Protopapa – Inoltre la possibilità di collocare le strutture direttamente nelle aziende agricole per chi ne fa richiesta offre una disponibilità immediata di manodopera in azienda e garantisce maggior sicurezza in tempo di Covid, evitando concentrazioni di numeri elevati di persone in strutture centralizzate e limitando gli spostamenti tra comuni».