Me.dea: “Insieme, perché non accada più”
ALESSANDRIA – C’è un mondo intero nel lungo elenco delle vittime di femminicidio. Nomi italiani, altri stranieri, ragazze, mogli, compagne, figlie che qui hanno trovato la morte. Uccise dentro la loro casa, nella cerchia degli affetti più cari, dove si dovrebbe avere sicurezza e rispetto. Me.dea ha scelto di vivere il suo 12° compleanno idealmente insieme a tutte loro: una manifestazione in piazzetta della Lega, oggi, frasi per raccontare storie di una emergenza sociale che anche il lockdown ha amplificato.
Tutte (e tutti) in cerchio, un colpo di gong, molte voci a scandire nomi e cognomi, ad alta voce, per dire, come sottolinea la vicepresidente, Francesca Brancato, “lotteremo per voi, perché non accada più”. Le risposte di Me.dea sono i centri antiviolenza di Alessandria e Casale, le case rifugio con indirizzo segreto, i progetti anche per affrontare la violenza assistita. Operatrici, volontarie, persone che convidono e sostengono un impegno quotidiano. Dal 2009, una certezza.