Me.dea, dodici anni per le donne. Contro la violenza
Manifestazione oggi, alle 11, in piazzetta della Lega, ricordando le vittime della violenza di genere. Diretta facebook
ALESSANDRIA – Un taglio del nastro semplice, la prima tappa di un percorso importante, in città e in provincia, contro la violenza di genere e a fianco delle donne. Era il 18 aprile 2009, Me.dea inaugurava il primo centro antiviolenza, che pochi mesi dopo sarebbe diventato il riferimento riferimento territoriale, collegato al 1522, il numero nazionale antiviolenza donna. Oggi, dodici anni dopo, molta strada è stata percorsa e va ricordata: non una festa, ma un momento di riflessione, l’occasione per un bilancio del cammino fatto con lo sguardo al futuro, sempre più ampio, perché in un momento difficile “si devono cogliere sfide e opportunità“. A sottolinearlo è Sarah Sclauzero, presidente di Me.dea: questa mattina, alle 11, sarà in piazzetta della Lega, con operatrici e volontarie, proprio per coinvolgere tutte e tutti in questo cammino. Una manifestazione che la vicepresidente Francesca Brancato definisce “un flashmob, per commemorare coloro che sono state uccise per mano maschile“. Un modo per sottolineare l’azione e l’obiettivo di Me.dea, essere presente sempre e agire contro la violenza di genere, che è una emergenza sociale: nel lockdown i femminicidi sono triplicati, “un caso ogni due giorni”, e Me.dea ha ricevuto richieste di aiuto e di ospitalità nella case rifugio superiori alla media.
I NUOVI PROGETTI
Me.dea è una onlus dal 2012, nel 2014 è entrata in Dire, la rete dei centri antiviolenza. Nel 2015 ha aperto la prima casa rifugio a indirizzo segreto e gli alloggi sono aumentati, per accogliere donne determinate a uscire, con i loro figli, da storie di violenza. Nel 2018 i centri sono diventati due, con l’inaugurazione di quello di Casale. “In questi dodici anni siamo diventati anche un luogo di riflessione sul femminile, perché – insistono Sclausero e Brancato – è determinante cambiare la cultura patriarcale da cui ha origine la violenza sulle donne. Abbiamo promosso incontri formativi e informativi, siamo entrate nelle scuole, per spiegare a ragazzi e ragazze quanto è importante imparare a viversi con parità e rispetto”. Nel 2014 è nata la ‘Rete antiviolenza della provincia di Alessandria‘, rinnovata e ampliata nel luglio 2018, con istituzioni e altre realtà che, insieme, incidono sulla prevenzione e il contrasto. E Me.dea è referente anche di un accurato lavoro di raccolta dei dati. Dodici anni di presenza e professionalità, superando anche momenti delicati, “quando la mancanza di finanziamenti pubblici ha messo a rischio la sostenibilità economica. Non ci siamo mai arrese – commenta la presidente – siamo uscite da quel periodo con sacrifici e con l’attaccamento di socie (che oggi sono 26, ndr) e operatrici e abbiamo aumentato la nostra forza progettuale, accedendo a risorse pubbliche e private con bandi che abbiamo vinto con i nostri progetti”. Ultimo in ordine di tempo “GG – Good Game“, insieme ad altre associazioni e articolazioni sul territorio, “per mettere in campo azioni di sensibilizzazione e di formazione per il riconoscimento della violenza domestica e della violenza assistita, di cui sono vittime i minori, e lo faremo insieme al mondo dello sport, agonistico e amatoriale“.
Oggi, alle 11, nel rispetto delle disposizioni anticovid, sarà un traguardo e un nuovo punto di partenza, con diretta sulla pagina facebook dell’associazione. “Attorno a questo cerchio di donne, che è Me.dea, sentiamo forte l’abbraccio di cittadini, associazioni, enti, aziende – insiste Brancato – con cui in dodici anni abbiamo scambiato pensieri, progetti, speranze desideri e grazie ai quali siamo cresciute. Con una certezza, che oggi porteremo in piazzetta della Lega: i sogni più belli sono quelli che dobbiamo ancora fare”.