Tutto quel che c’è: il censimento di 33 comuni
Coesione territoriale: venerdì, incontri nei paesi. I sindaci impegnati a redigere un catalogo su web, ricettività, attività produttive, eventi e ciclabili
Se fosse scuola, si direbbe che questo è il momento dei compiti a casa.
Entro fine mese, o al massimo all’inizio di maggio, saranno valutati gli elaborati e si potrà procedere secondo il cronoprogramma stabilito, nella direzione della promozione della Coesione territoriale, ovvero quell’ambizioso progetto che coinvolge 33 comuni di due province (19 dell’Alessandrino, gli altri dell’Astigiano), che hanno il fiume Tanaro come filo conduttore.
Il compito a casa che spetta ai sindaci e ai loro collaboratori (tecnici compresi) è quello di censire. Anzitutto le strade ove è possibile realizzare le piste ciclabili che, stante il progetto, dovrebbero collegare tutte le località comprese da Asti alla confluenza del Tanaro con il Po. E poi serve una descrizione della “capacità di connettività” dei vari territori, perché non è affatto detto che ovunque ci sia una rete sufficiente, fondamentale ad esempio per quei turisti che volessero scegliere il nostro territorio e avessero necessità o desiderio di “scoprirlo” anche con l’ausilio di applicazioni dedicate.
Il traino Alessandria
Il terzo censimento, fondamentale per capire qual è il “punto di partenza”, riguarda tutto quel che, attualmente, è presente nei singoli paesi, dalle strutture ricettive alle aziende, dalle attrazioni turistiche alle aree verdi, dagli eventi alle manifestazioni sportive. È la base da cui partire, perché solo sapendo cosa si ha a disposizione si può ragionare sul futuro.
«E l’importante è farlo tutti insieme, perché la Coesione deve presentarsi monolitica. Così ci impone l’Europa, che è poi quella che deve finanziare i progetti» spiega Gianni Ravazzi, consigliere comunale di Alessandria e delegato dal sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco a seguire, per conto del Comune (che è il capofila dei 33), i progetti necessari a favore di un territorio che, entro il 2027, potrebbe essere rivoluzionato sotto vari punti di vista (la Coesione viaggia su 4 binari principali: agricoltura, ambiente, turismo e benessere sociale).
Meglio in presenza
Ravazzi e Alessandro Gnocchi hanno incontrato sindaci. Il plotone dei 33 è stato suddiviso in 4 gruppi, con altrettanti sindaci a fare da guida. Venerdì gli incontri si sono svolti a Fubine, Calliano e Quattordio (in ogni paese, 8 amministratori ospiti); prossimamente si completerà con Sale (il quarto luogo di riferimento). «Abbiamo deciso di trovarci “in presenza”, naturalmente in massima sicurezza – spiega Rvazzi – Il web va bene, ma così è molto più efficace. E, in effetti, abbiamo trovato grande disponibilità, attenzione ed entusiasmo».
Strategia d’insieme
Ravazzi e Gnocchi hanno assegnato i “compiti a casa”, chiedendo, appunto, ai sindaci di redigere schede utili per capire qual è «lo stato attuale delle cose».
Il prodotto sarà un ampio documento per sviluppare «una strategia puntuale di progettazione». Che è poi quello che chiede l’Unione europea, pronta a sostenere la Coesione con una cifra decisamente importante (si viaggia verso il miliardo di euro), che promette una rivoluzione su vari fronti, compreso quello della produzione energetica, dell’industria di qualità e, dunque, dei posti di lavoro.