Guardie zoofile: «Difesa degli animali, serve una convenzione con il Comune»
L'associazione Era Ambiente chiede che il municipio metta a disposizione una sede e riconosca ufficialmente il ruolo dei volontari
NOVI LIGURE — Le Guardie zoofile ambientali di Novi Ligure chiedono un riconoscimento ufficiale al Comune. Il nucleo, che fa riferimento all’associazione Era Ambiente, si è costituito in città un paio di mesi fa. Al vertice c’è Alessio Cabella, 22enne novese, mentre il vice comandante è Pietro Matteo Gallo.
I volontari hanno già fatto diversi interventi a difesa degli animali, d’affezione e non solo: «Abbiamo già recuperato diversi cani dispersi. Abbiamo anche la disponibilità di cani molecolari dal nucleo di Torino per le ricerche», dice Gallo. Ora i rappresentanti dell’associazione vorrebbero conferire i crismi dell’ufficialità al nucleo di guardie zoofile ambientali tramite una convenzione con il Comune.
«La nostra associazione è autofinanziata – spiega Gallo – Ma non potremo durare a lungo senza una convenzione e di conseguenza non potremmo più perseguire l’obiettivo di proteggere i nostri amici a quattro zampe».
Tra le richieste, quella che le guardie vengano nominate “Ispettore Ambientale Comunale”, e che il Comune si faccia carico di una sede per le guardie e di un rimborso forfetario annuo, «giusto a copertura delle spese di assicurazione e carburante dell’auto di servizio che abbiamo acquistato di tasca nostra».
Il nucleo attualmente è formato da 11 guardie nominate con decreto prefettizio e con poteri di polizia giudiziaria. Tra i compiti, la vigilanza per la prevenzione e la repressione degli illeciti ambientali, il controllo delle strutture di ricovero dei cani, il controllo sul fenomeno del randagismo e sulle colonie feline, la prevenzione e repressione dei maltrattamenti sugli animali.