“Dipendenti terme in ‘cassa’ fino al 23 giugno? Urge incontro con proprietà”
Il Pd acquese esprime preoccupazione e chiede un confronto con i Pater
ACQUI TERME – Mercoledì scorso si è riunita la commissione Terme del Comune di Acqui. Presente anche le rappresentanze sindacali e di alcuni albergatori acquesi.
«La novità più rilevante emersa è che la società proprietaria delle Terme (assente alla riunione benché invitata) ha richiesto una proroga della cassa integrazione per i suoi dipendenti fino al 23 giugno – hanno informato dal Partito democratico Acquese – La notizia è di estrema gravità in quanto sembra indice della volontà della proprietà di ridurre al minimo le attività».
Comprensione ma anche preoccupazioni: «È ben comprensibile lo stato di incertezza che avrebbe potuto portare, e forse obbligato, ad una riapertura non prima del 2 giugno, ma l’allungamento dei termini della cassa integrazione non è un segnale incoraggiante. Il Partito Democratico esprime solidarietà ai lavoratori delle Terme e a tutti gli operatori del comparto alberghiero, turistico e commerciale».
Necessario un confronto anche con i Pater. «Chiediamo che vengano prese da tutti gli enti preposti le più opportune iniziative a supporto del comparto e che si avvii immediatamente un tavolo di confronto concreto con la proprietà».