Acquese: Sos vaccini nei centri periferici
Nei centri vaccinali dei paesi finite le dosi
BISTAGNO – Nell’Acquese ci sono più Centri Vaccinali che vaccini. Il plauso corale di media e social network per la nascita degli hub sanitari di Bistagno, Cassine, Rivalta Bormida e Strevi (all’orizzonte Sezzadio e Spigno Monferrato), si è spento con il passare dei giorni e l’inesorabile diminuzione del quantum della fornitura di Pfizer, Moderna e Astrazeneca.
Nei giorni scorsi a sollevare il problema ci ha pensato il sindaco strevese Alessio Monti che in diretta TV ha dichiarato di essere riuscito a trovare solo un solo flacone di vaccino utile ad inoculare 10 dosi. Il collega di Bistagno, Roberto Vallegra, che ieri annunciava: «Per ora non c’è la disponibilità di vaccini. Vediamo se arrivano in extremis. Comunicheremo le nuove date per la vaccinazione presso la palestra». A Cassine, informa Matteo Cannonero della Croce Rossa, i vaccini (per ora) ci sono e oggi e domani i medici di famiglia coinvolti procederanno alle inoculazioni pianificate.
Insomma si naviga a vista. E pensare che la nascita dei Centri vaccinali periferici poteva essere l’occasione per dare il giusto abbrivio ad una campagna nazionale che fa rotta verso il ritorno alla normalità.