Oggi è nata l’erede dell’Ilva
Accordo raggiunto tra Arcelor Mittal e Invitalia: si chiamerà Acciaierie d'Italia holding
NOVI LIGURE – Perfezionato l’accordo tra ArcelorMittal e Invitalia per costituire la nuova società che subentrerà nell’attività di Ilva in amministrazione controllata.
Lo ha comunicato poco fa la multinazionale franco indiana confermando che Invitalia, l’Agenzia per lo sviluppo d’impresa controllata al 100% dal Ministero economie e finanze, ha investito 400 milioni di euro nel capitale sociale di AM InvestCo Italy, la società controllata da ArcelorMittal che ha sottoscritto il contratto di affitto e acquisto dei rami d’azienda di Ilva. In tal modo Invitalia ha ottenuto una partecipazione al capitale sociale pari al 38% e diritti di voto pari al 50%. La società a controllo congiunto AM InvestCo Italy sarà denominata Acciaierie d’Italia Holding e la sua principale controllata operativa ArcelorMittal Italia sarà rinominata Acciaierie d’Italia.
L’accordo prevede un secondo investimento nel capitale da parte di Invitalia, fino a 680 milioni di euro, per finanziare il perfezionamento dell’acquisto dei rami d’azienda di Ilva da parte di Acciaierie d’Italia, che è previsto entro maggio 2022 subordinatamente al verificarsi di determinate condizioni sospensive. Queste comprendono la modifica del piano ambientale in vigore per tenere conto delle modifiche del nuovo piano industriale; la revoca di tutti i sequestri penali riguardanti lo stabilimento di Taranto; l’assenza di misure restrittive nei confronti di Acciaierie d’Italia Holding o di sue società controllate nell’ambito dei procedimenti penali in cui Ilva è imputata.
«Nel caso in cui le condizioni sospensive non si verificassero – informa ArcelorMittal – Acciaierie d’Italia Holding non sarebbe obbligata a perfezionare l’acquisto dei rami d’azienda di Ilva e il capitale in essi investito verrebbe restituito».
Con l’investimento di 680 milioni di euro previsto entro maggio 2022 in aggiunta ai 400 milioni versati alla sottoscrizione dell’accordo annunciato oggi, la partecipazione dello Stato nel capitale sociale di Acciaierie d’Italia salirebbe al 60%, mentre ArcelorMittal dovrebbe investire fino a 70 milioni di euro per mantenere una partecipazione pari al 40% e il controllo congiunto sulla società.
Lo stabilimento siderurgico di Novi Ligure pertanto, sta per assumere la denominazione di Acciaierie d’Italia holding.