Cabella: “Per negozi, locali e aziende in crisi stanziati oltre 400 mila euro”
Nel conto, contributi diretti come il "Bonus Novi" e indiretti come la riduzione delle aliquote Imu
NOVI LIGURE — Ammontano a oltre 400 mila euro i fondi messi a disposizione dal Comune per commercianti e aziende in crisi a causa del lockdown. Il “conto” dei contributi lo ha fatto il sindaco Gian Paolo Cabella, che lunedì, prima di partecipare alla manifestazione organizzata in piazza Dellepiane da Ascom e consorzio Cuore di Novi, ha incontrato i rappresentanti di Confcommercio e una delegazione di negozianti novesi.
Cabella, che durante l’ultimo rimpasto di giunta ha tenuto per sé la delega al Commercio, ha illustrato le azioni intraprese dall’amministrazione comunale in favore del settore, «le cui preoccupazioni per la grave crisi sono condivisibili».
Il sindaco ha inoltre illustrato il contento di una lettera da lui inviata al ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, in cui ha esplicitato «la richiesta di un rapido processo di riapertura di tutte le attività economiche, soprattutto di quelle che hanno maggiormente subito le chiusure».
Tra gli interventi del Comune citati da Cabella rientrano il “Bonus Novi” di mille euro a fondo perduto a 145 commercianti e artigiani novesi aderenti al bando di assegnazione contributo (per un totale di 145 mila euro), i parcheggi gratuiti nel periodo natalizio per favorire i commercianti del centro storico (con una spesa a carico del Comune di 30.500 euro), il contributo all’associazione Noviterzapagina per la piattaforma di ecommerce Novidelivery (3.500 euro), il contributo al consorzio Cuore di Novi per l’organizzazione della lotteria “Compra e Vinci” (5 mila euro).
Fin qui la somma fa 184 mila euro, ma il sindaco Cabella ha anche messo sul piatto la riduzione dell’Imu sugli immobili adibiti a negozi, bar, ristoranti, pizzerie, laboratori per arti e mestieri, locali commerciali e pertinenze, uffici e studi privati e anche fabbricati costruiti e destinati dalle imprese costruttrici alla vendita. La riduzione delle aliquote, calcola l’amministrazione, dovrebbe provocare un minore introito per le casse comunali di 255 mila euro: rimane però da capire se e quanto questa misura funzionerà (in consiglio comunale l’opposizione ne ha contestato l’utilità).