Domenica ad Alessandria una giornata ‘Plastic Free’
Appuntamento in via Bonardi, sulle orme del giovane Edgar McGregor
ALESSANDRIA -Secondo il pensiero di Simon Sinek, sono pochi i leader che per motivare le persone scelgono di ispirarle anziché di manipolarle. Che per comunicare un ideale partano dal “perché”, invece che dai “che cosa” o dai “come”. Senza questo presupposto, non si può riuscire a trovare le motivazioni che consentano di compiere imprese così fantasiose, che parrebbero realizzabili solo con l’immaginazione. Tipo quella di riuscire a ripulire un intero canyon da cima a fondo, documentando tutto giorno per giorno.
“Ce l’ho fatta!!! Ci sono riuscito!!!” Sono state le parole che l’attivista per il clima Edgar McGregor ha twittato dopo 589 giorni consecutivi di raccolta di immondizia, in una delle più famose mete di escursione nei pressi di Los Angeles. Il giovane (stiamo parlando di un ragazzo di 20 anni) ha visitato l’Eaton Canyon, il suo parco locale, per almeno un’ora al giorno, tutti i giorni, per arrivare a ripulirlo dai suoi rifiuti urbani. Ha persistito nella sua opera anche durante la pandemia e in condizioni metereologiche estreme, tra cui grandine, venti a 105 km/h e pioggia cinerea da incendi nelle vicinanze.
Egli descrive la sua opera di attivista per il clima nel modo seguente: “Fare in modo che le persone su di una piccola roccia nello spazio, capiscano che vivono su di una piccola roccia nello spazio, e che hanno bisogno di non rendere inabitabile quel poco che hanno”. L’obiettino di Edgar è stato quello di rendere completamente privo di rifiuti il sentiero escursionistico che fa parte della Angeles National Forest, nel sud della California. Armato ogni giorno di guanti e secchi di vernice vuoti, l’attivista ha dichiarato in una intervista realizzata dall’emittente ABC di aver riempito almeno due secchi durante ogni visita.
McGregor ha condiviso i suoi progressi quotidiani su Twitter, documentando non solo la quantità di spazzatura che ha raccolto, ma anche le condizioni meteo, i piccoli infortuni che ha subito, dove ha pulito e quanto tempo ci è voluto. Il 5 marzo 2021, l’ultimo giorno della sua maratona di pulizia, ha annunciato con orgoglio “Dopo 589 giorni di raccolta della spazzatura ogni singolo giorno, posso affermare con sicurezza che l’Eaton Canyon è ora libero dai rifiuti urbani!”. Questo singolo messaggio è stato riscritto più di 107.600 volte, conquistando anche le congratulazioni di Greta Thunberg. “Incoraggio vivamente chiunque abbia del tempo a disposizione, di concedere un’opportunità a questa missione. I tuoi parchi hanno bisogno di te”.
Durante i suoi mesi di rimozione dei rifiuti, McGregor ha separato i materiali riciclabili dalla spazzatura ed è riuscito a scambiare i primi con denaro contante. L’ammontare è stato di circa 30 dollari ogni 2-3 settimane, ha riferito lo stesso McGregor in una intervista a NPR. Lo stesso attivista ha donato tutto per piantare alberi nativi nell’Eaton Canyon, a vari enti di beneficenza e per sostenere candidati politici che promettono di agire contro la crisi climatica. Ogni passaggio è stato fotografato, tracciato e condiviso minuziosamente. “Se pensi che il mio lavoro sia di ispirazione, dimostramelo andando là fuori e difendendo questo pianeta con tutto ciò che hai” ha esortato McGregor. “Fai qualunque cosa, all’interno delle tue capacità. Basta che sia qualcosa”.
Se pensiamo ai nostri sentieri, ai nostri boschi, agli argini dei fiumi, sappiamo che la natura trionfa oppure c’è tanto lavoro da fare? Se l’impresa di Edgar ti ha ispirato, l’iniziativa alessandrina di Plastic Free è organizzata per domenica 18 aprile, con ritrovo alle 9 in via Bonardi, al rione Cristo (info contattando la referente Valentina Leardi al 333 2195462). In tutta Italia, saranno 160 gli appuntamenti fissati per questa data, con un obiettivo concreto: rimuovere dalla natura, in un solo giorno, oltre 100.000 kg di plastica! Siamo certi che anche con il tuo aiuto ce la potremo fare.
Ricordiamoci bene cosa è riuscito a fare qualcuno, dall’altra parte del mondo, partendo dal perché.