Commercianti in piazza a Novi: “Aprire per non morire”
NOVI LIGURE – Un centinaio tra esercenti, ristoratori, artigiani, albergatori sono scesi in piazza, a Novi, per chiedere di poter tornare a lavorare in sicurezza. Una manifestazione pacifica, organizzata dall’associazione commercianti in concomitanza con quelle che si sono tenute in altre piazze italiane al grido di “Io apro”.
“Chiediamo solo di poter tornare a lavorare, in sicurezza. Ci siamo adeguati alle normative ed alle prescrizioni per garantire il distanziamento, la sanificazione dei locali e tutto quanto richiesto. Non possiamo essere solo noi a pagare”, hanno detto.
Un pensiero anche per i dipendenti delle piccole aziende del commercio e dell’artigianato, fermi da mesi e in cassa integrazione. “Loro sono la nostra forza, il nostro patrimonio. Chiediamo di poter tornare a lavorare anche per loro”, ha spiegato Massimo Merlano, presidente dell’associazione commercianti novesi.
Tra le testimonianze, anche quella di Michele Negruzzo, albergatore e ristoratore della val Borbera: “sulla carta, possiamo tenere aperti per l’asporto, ma per la zona in cui lavoriamo, a 20 chilometri dal primo centro con più di 1000 abitanti, non ha alcun senso”.