Crisi Cerutti: cassa retroattiva per i 134 della newco
E il presidio va avanti
CASALE – Mentre da oltre 50 giorni prosegue il presidio dei lavoratori della Cerutti allo stabilimento di via Adam, i due curatori fallimentari Salvatore Sanzo e Ignazio Arcuri comunicano che, debitamente autorizzati dai Giudici delegati delle due procedure con provvedimento in data odierna, chiederanno (con efficacia retroattiva) la cassa Covid per tutti i 134 lavoratori in forza al Fallimento Officine Meccaniche Giovanni Cerutti s.p.a. (la newco oramai sciolta) per il periodo compreso tra il 19 ed il 31 marzo 2021.
La comunicazione segue quanto già si sapeva da prima di Pasqua, cioè la richiesta di Cassa Covid fino al 2 maggio per tutti i lavoratori coinvolti nella crisi aziendale: 195 di Officine Meccaniche Cerutti e 53 di Cerutti Packaging Equipment, in totale 248 dipendenti.
In attesa che vengano aperti gli agognati tavoli ministeriali al Mise e al Ministero del Lavoro e di concrete manifestazioni d’interesse per la vendita della società, Sanzo e Arcuri spiegano: «Continua dunque lo sforzo degli Organi delle due procedure per assicurare ai dipendenti di questa importante realtà aziendale gli ammortizzatori sociali, per affrontare la attuale fase, in attesa della definizione del tentativo di vendita a terzi dell’azienda».