Associazione Carabinieri, «il nostro impegno durante la pandemia»
L?Anc presieduta da Sergio Quagliozzi vanta 260 iscritti. I volontari operativi sono una ventina. Fra questi anche tre donne
NOVI LIGURE — Fine dei giochi per le associazioni di carabinieri “fai da te”. A mettere un punto definitivo sulla questione è una circolare del Comando Generale dell’Arma: in ambito associazionistico, sta scritto, «l’unica realtà permanentemente autorizzata all’utilizzo di segni distintivi propri dell’Arma dei Carabinieri è l’associazione nazionale carabinieri». A Novi l’Anc è presente ormai da una quarantina di anni, oggi a presiederla è il maresciallo Sergio Quagliozzi. Anche in questo anno di pandemia il gruppo ha continuato il suo servizio a favore dei novesi.
«Gli iscritti alla nostra associazione – spiega Quagliozzi – sono 260, i volontari attivi sono poco più di venti». Fra le fila dell’Anc novese vi sono anche delle donne: «Attualmente le volontarie sono tre ma presto ne arriveranno altre due. Voglio sottolineare che ci si può iscrivere all’associazione anche se non si è dell’Arma. Ciò che conta è il desiderio di fare qualcosa per gli altri, null’altro».
Il presidente Quagliozzi è molto orgoglioso del suo gruppo che anche davanti al Covid non si è tirato indietro, a partire dall’inizio di aprile del 2020 quando «abbiamo distribuito 35 mila mascherine andando casa per casa».
«Siamo stati fermi solo qualche settimana a marzo perché non sapevamo come muoverci, poi abbiamo ripreso il nostro servizio modulandolo alle necessità. Abbiamo presidiato anche il mercato sia quello alimentare di via Garibaldi sia poi quello generale in piazzale Leoni di Liguria». I volontari Anc oggi sono impegnati principalmente al centro fieristico dove c’è l’area vaccinazioni. «Noi siamo preposti all’accoglienza, al termoscanner e aiutiamo nella compilazione dei moduli necessari per il vaccino».