Crisi Cerutti: Pasqua serena, ma da martedì si ricomincia a lottare
CASALE – Ha dato speranza la notizia, giunta ieri, del mese di cassa Covid per i 255 lavoratori rimasti nel gruppo Cerutti. Le due giudici la concederanno e i curatori si assumeranno l’onere economico dei ratei del tfr, il nodo gordiano che teneva in stallo la situazione da giorni. Ossigeno per la lotta dei lavoratori che ha la sua ‘finale di coppa’ fissata per il 3 maggio, data ultima per le manifestazioni di interesse per i futuri acquirenti, ammesso ce ne siano.
Per questo i lavoratori, che dopo tante settimane di presidio passeranno una Pasqua con il sorriso, non fermeranno la loro protesta. Non lo faranno perchè quello raggiunto è solo il primo step di un percorso, tortuoso e complesso, che ha come stella cometa il mantenimento del posto di lavoro sul territorio.
Ora i sindacati, che questa mattina hanno indetto una conferenza stampa allo stabilimento di via Adam, premono sui ministeri perchè alle parole circa i tavoli seguano i fatti. Si spinge anche sul territorio, affinchè parta il tavolo territoriale per le crisi industriali, mentre si tiene aperto lo spiraglio dell’ipotesi cooperativa. Un’idea suggestiva e difficile, si cercano di reperire tutte le informazioni utili per una scelta (nel caso) il più consapevole possibile.
Da martedì il presidio andrà avanti.