Crisi Cerutti: il tribunale ha detto sì, la richiesta di cassa ‘Covid’ è partita!
Si alimenta la speranza
CASALE – Un’insperata buona notizia per i 260 lavoratori rimasti nella Cerutti è arrivata. Le due giudici fallimentari hanno acconsentito ad inoltrare, attraverso la curatela, la richiesta di cassa Covid al Ministero del Lavoro.
Il Ministero dovrà accettare ma pare una formalità, visto che, per Roma, si tratterebbe di un provvedimento a costo zero: l’importo da sborsare, circa 60mila euro (ogni mese) di ratei del Tfr, sarà ad appannaggio del fallimento stesso.
I lavoratori hanno ricevuto la buona notizia pochi minuti fa nel corso di un’assemblea straordinaria.
Le nebbie sul futuro di centinaia di famiglie sono tutt’altro che diradate e si spera nel prossimo avvio dei tavoli ministeriali ma, evidentemente, c’è un motivo per sorridere nel fine settimana pasquale. L’obiettivo è sempre quello di arrivare al 3 di maggio, data ultima per le manifestazioni d’interesse, con i lavoratori all’interno della ‘scatola’, l’azienda, così da imporre ai compratori di ripartire da loro per definire il futuro perimetro occupazionale.