La donazione Solvay al centro vaccinale della Valfrè
Sopralluogo di sindaco e Comune e vertici dell'azienda di Spinetta
ALESSANDRIA- Un sopralluogo al centro vaccinale realizzato nella ex caserma Valfrè dei rappresentanti del Comune di Alessandria (sindaco Cuttica di Revigliasco, presidente del Consiglio comunale Locci, assessori Straneo e Ciccaglioni e il consulente medico dell’Unità di crisi comunale Covid-19, dottor Cecchini) e dei vertici dell’azienda chimica di Spinetta Marengo, Solvay (presenti l’ingegner Marco Colatarci, country manager di Solvay Italia e l’ingegner Andrea Diotto, direttore del sito Solvay di Spinetta Marengo).
Visita della struttura, realizzata anche grazie alla donazione della Fondazione del Gruppo Solvay “ROI BAUDOUIN”, creata appositamente per sostenere iniziative di solidarietà dall’avvio dell’emergenza internazionale della pandemia Covid-19, lo scorso anno. “Tutto è nato grazie a donazioni spontanee dei dipendenti delle sedi aziendali di tutto il mondo – ha spiegato l’ingegner Colatarci – Quanto raccolto ha fatto nascere una Fondazione che gestisce queste risorse e le investe sui territori e in strutture, per aiutare in questo momento di pandemia”.
“Così dopo l’aiuto all’ospedale in Bulgaria – come ricordato dal direttore di Spinetta, ingegner Diotto – e ai coltivatori in India, ora il centro vaccinale qui, sul territorio della provincia dove ha sede la nostra azienda è una delle azioni più importanti”.
Si tratta di una donazione di oltre 100 mila euro che sono stati utilizzati a livello strutturale: asfaltature, strutture, percorsi. Più o meno la cifra che era stata indicata dai Lavori pubblici per sistemare il terreno era quella.
Il ringraziamento è a tutti i dipendenti, “perché non si tratta solo di donazioni economiche, ma talvolta anche la cessione di qualche giorno di ferie ad un collega….magari con figli in Dad” ha spiegato il direttore Solvay di Spinetta.
“Questa iniziativa – ha dichiarato il sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco – ha un peso notevole e un carico d’importanza elevato perché ci permetterà di dare un impulso importante al numero di vaccini effettuati giornalmente in Alessandria. Sull’operazione in atto vi è una chiara e netta partecipazione di soggetti privati nella creazione dell’hotspot vaccinale per Alessandria. E’ importante comprendere che sulla realizzazione di questo progetto c’è una coralità e una comunità di intenti tra pubblico e privato, uniti nella lotta contro la pandemia“.
Il nuovo Centro Vaccinale potrà raggiungere una capienza di 500 vaccini al giorno ed è stato realizzato con Regione Piemonte, Arpa, Croce Rossa Italiana, Esercito Italiano, Provincia e Comune di Alessandria.