Il “Gran Monferrato” ora è realtà: “Un progetto rivoluzionario”
I sindaci di Acqui, Casale e Ovada hanno presentato il nuovo progetto di marketing territoriale
ACQUI TERME – Tre territori tra loro differenti per storia, tradizioni e tessuto economico, uno dei quali anche abbastanza distante dagli altri due, eppure i sindaci di Acqui Terme, Casale e Ovada sono riusciti a unire le forze per dare vita a un progetto condiviso che mira allo sviluppo economico, turistico e commerciale dei tre territori, e non solo. Nella mattinata di lunedì 29, all’Enoteca regionale di Acqui Terme, è nato ufficialmente il Consorzio Gran Monferrato, «frutto di un gran lavoro iniziato più di un anno fa. Si tratta di una svolta rivoluzionaria per il rilancio economico del Monferrato – ha sottolineato il sindaco termale Lorenzo Lucchini -, un rilancio che comprende settori diversi: dal turismo al commercio, dall’enogastronomia ai trasporti. Acqui, Casale e Ovada vantano eccellenze straordinarie che devono essere valorizzate». Buona parte del merito per la riuscita del progetto va a Pier Luigi Prati, imprenditore vitivinicolo acquese nonché presidente di Alexala, che ha creato le basi affinché tra i tre sindaci e i rispettivi assessori al Turismo, Lorenza Oselin, Emanuele Capra e Marco Lanza, si intavolasse un confronto per individuare una comunione di intenti.
«I nostri tre territori hanno elementi storico-culturali differenti – ha spiegato Federico Riboldi, primo cittadino di Casale Monferrato – ma che allo stesso tempo costituiscono un’unicità. Le biodiversità e le autenticità dei nostri borghi devono diventare dei punti di forza. Noi sindaci, però, non puntiamo a diventare protagonisti del progetto Gran Monferrato ma semplici coordinatori, perché i veri protagonisti dovranno essere gli imprenditori locali, gli operatori commerciali e turistici». L’obiettivo, infatti, è quello di coinvolgere i privati dei vari settori per creare una rete di relazioni che avranno nei tre enti comunali i capofila. Sono già una settantina gli operatori economici che hanno deciso di aderire al Consorzio, in buona parte provenienti dal Casalese, «e ora puntiamo ad ampliare ulteriormente la squadra – ha aggiunto il sindaco di Ovada, Paolo Lantero – cercando di coinvolgere un maggior numero di privati dell’Acquese e dell’Ovadese. Ad ogni modo, abbiamo già registrato l’interessamento di diverse aziende. La nostra ambizione è quella di dare al Monferrato una visibilità internazionale».
Il gruppo Lan Service si occuperà della gestione manageriale e comunicativa del brand “Gran Monferrato” e il suo Ceo, Andrea Guerrera, ricoprirà la carica di presidente del Consorzio. Enrico Bonzano sarà il vice presidente, a Marco Prosperi il ruolo di segretario generale. In ognuna delle tre città sarà presente una sede operativa, mentre la sede legale sarà a Casale Monferrato.
L’evoluzione del progetto “Gran Monferrato”, però, oltre che dalla partecipazione dei privati, non può prescindere da una seria analisi sull’ormai annoso problema trasporti: «Stiamo lavorando da tempo a un piano progettuale per meglio individuare le criticità logistiche del territorio. Ci siamo già rivolti alla Fondazione Slala per sviluppare insieme un’idea di mobilità sostenibile che unisca in maniera più efficace il Monferrato. C’è davvero necessità di ampliare il sistema trasporti», ha commentato il sindaco Lucchini.