Cit, il socio privato è l’unica strada per evitare il fallimento
Corsa contro il tempo per salvare l'azienda
NOVI LIGURE – Nei prossimi giorni l’amministratore unico Silvio Mazzarello convocherà l’assemblea dei soci del Cit e, nonostante il riserbo regni sovrano, dovrebbe inserire all’ordine del giorno le uniche due strade al momento percorribili per l’azienda di trasporto pubblico: la messa in liquidazione o, e questa è la novità delle ultime ore, la ricapitalizzazione e la ricerca di un partner privato.
Che il partner privato interessato al Consorzio intercomunale trasporti esista, l’assessore al Bilancio di Novi Ligure, Maurizio Delfino, lo ha detto esplicitamente nella commissione consiliare bilancio del 18 marzo. Adesso gli amministratori comunali attendono la proposta scritta dell’offerta per poterla riferire ai soci del Cit in assemblea e espletare le pratiche per la costituzione di una società pubblico-privata offrendo anche ai tecnici contabili e ai revisori dei conti le garanzie legittimamente chieste per ottenere il loro parere positivo.
Insomma, se sabato il Cit sembrava un’azienda con l’encefalogramma piatto, non più in grado di recepire gli stimoli di chi vuole salvarla, oggi ha dato alcuni segnali di vita, piccole pulsazioni ma in grado di tenere in vita il Consorzio intercomunale trasporti sino all’offerta scritta del socio privato e all’assemblea dei soci che, se dovesse essere convocata oggi, non potrà svolgersi prima di metà aprile.
Questo è anche il tempo massimo a disposizione per salvare l’azienda. La situazione preoccupa fortemente i dipendenti e i sindacalisti che hanno riaperto la procedura di raffreddamento e sono pronti a scioperare.