“Restituitemi i miei dati”: l’appello di un manutentore
Derubato il furgone che usava per lavorare: "Danno economico modesto, ma la mia attività rischia di fermarsi"
CASTELNUOVO SCRIVIA – Il furto potrebbe essere derubricato in uno di quegli eventi di microcriminalità che purtroppo nemmeno il virus è riuscito a spegnere, ma il danno al proprietario è enorme perché nella documentazione che gli è stata sottratta assieme ad alcuni attrezzi c’erano tutti i dati di tutti i suoi clienti.
“E’ stato un concatenarsi di sfortune: solitamente quei dati non sono lì con me, avrei dovuto scaricarli appena arrivato a casa – dice Andrea Stefanet, proprietario dell’omonima ditta di manutenzione caldaie – Hanno preso la borsa con dentro i ferri del mestiere e tutte le carte dei miei clienti, senza le quali non posso andare avanti: fatto salvo per un trapano da pochi euro, è tutta roba talmente di nicchia che ci saranno solo una decina di persone che possano comperarla per usarla in regione e ci conosciamo tutti. C’erano ferri che vengono da trent’anni di lavoro e esperienza nello smontare caldaie che in mano a chiunque altro sono completamente inutili ma che per me sono essenziali“.
L’appello circola insistentemente sui social da oggi pomeriggio: “Mi rivolgo a chi mi ha derubato – dice Andrea – sperando abbia un momento di coscienza civica e lasci la borsa a bordo strada così che qualcuno, vedendola, legga il mio nome e mi chiami per recuperarla. Non so cosa sperassero di trovare sul mio furgone, ma il bottino ha un valore economico minimale tranne che per me e la mia attività“.