Ferall Plus, azienda in liquidazione: in 8 rischiano il posto
Ai dipendenti offerti 500 euro per lasciare il lavoro volontariamente. L'intervento dei sindacati
SERRAVALLE SCRIVIA — Otto persone rischiano di perdere il posto per la messa in liquidazione della Ferall Plus di Serravalle Scrivia, un’azienda che si occupa di produzione e installazione di serramenti, inferriate, cancelli e altri lavori di carpenteria metallica. «Otto dipendenti possono sembrare pochi se confrontati con le crisi della Cerutti o della Gimi, a Casale – commenta Angelo Paternò della Fiom-Cgil – Ma i numeri si sommano e a giugno, con il venir meno dello stop ai licenziamenti, in provincia rischiamo l’emergenza occupazionale».
Lunedì mattina Paternò e il collega Antonio Bordon della Uilm-Uil hanno incontrato i lavoratori della Ferall Plus ancora in azienda (alcuni sono già in cassa integrazione). Il problema più urgente – quello del mancato pagamento dello stipendio – forse è stato risolto: «L’azienda ha garantito che pagherà il dovuto entro questa settimana», hanno detto i sindacalisti.
Rimane però sul tavolo quello più grosso: il futuro della ditta e dei posti di lavoro. «Qui ci sono professionalità che possono fare la differenza e l’azienda può stare ancora sul mercato, speriamo nella lungimiranza di qualche imprenditore per rilevarla e rilanciarla».
Qualche possibilità in più, inoltre, potrebbe essere concessa dagli incentivi governativi del superbonus 110% e del bonus 50% sulle ristrutturazioni immobiliari. «Ci sono notevoli incombenze burocratiche che frenano questi incentivi», ha detto però Paternò.
Secondo quanto riferito da Paternò e Bordon, il titolare non ha intenzione di tornare sui propri passi e di ritirare la messa in liquidazione. Una – minima – apertura c’è stata solo sul fronte degli incentivi all’esodo: «Ai lavoratori che decideranno di lasciare spontaneamente l’azienda verrà corrisposto un importo di 500 euro», hanno detto i sindacalisti. Una cifra davvero bassa, che i dipendenti non sembrano disposti ad accettare.
L’età media dei lavoratori della Ferall Plus è tra i 45 e i 50 anni. «È quell’età “di mezzo” davvero complicata sotto il profilo occupazionale – ha commentato Bordon – Troppo “vecchi” per ricollocarsi facilmente e troppo “giovani” per la pensione. Hanno una professionalità molto alta, speriamo di riuscire a trovare loro una nuova posizione».