«Senza la scuola viene meno la democrazia, la Dad non può sostituirla!»
Il mondo dell'istruzione casalese è sceso in piazza questo pomeriggio
CASALE – Il comitato #latuavoceperlascuola è tornato a protestare contro la chiusura delle scuole e lo ha fatto con la manifestazione organizzata in piazza Mazzini e da poco conclusa (guarda qui le immagini dell’evento). Insegnanti, bambini, ragazzi e genitori si sono ritrovati (nel pieno rispetto delle norme di distanziamento) per richiedere ad alta voce che all’istruzione venga data la considerazione che merita senza soccombere alla tanto problematica didattica a distanza.
Un enorme abbraccio metaforico (con tutti i partecipanti che hanno formato un grande cerchio divisi da dei foulard) ha fatto da sfondo a quella che è stata una grande lezione all’aperto, con numerosi interventi, tante storie narrate dai docenti, e uno spettacolo circense elaborato dal Laboratorio Artistico di Circo.
«Studiare è un diritto e negare la frequentazione delle scuole equivale a minare la democrazia. La Dad non tiene conto delle gravi conseguenze che porterà ai ragazzi sia dal punto di vista della vita sociale che della salute – ha detto Paola Spalla di Mamme in Cerchio – è chiaro che sia più facile chiudere piuttosto che trovare soluzioni efficaci. Per questo siamo qui oggi anche per chiedere che una parte del recovery Fund venga utilizzata per far ripartire concretamente il mondo dell’istruzione».
«La cosa che più ferisce – ha concluso – è che uno strumento che dovrebbe rappresentar un’eccezione venga invece considerato come ordinario. La didattica a distanza non può e non deve sostituire la scuola vera, la scuola in presenza!»
Presenti anche alcuni esponenti del mondo politico casalese come il presidente del consiglio comunale Fiorenzo Pivetta e i consiglieri comunali del Pd Luca Gioanola, Fabio Lavagno e Maria Fiore.