Pannolini sì, assorbenti no: «Donne discriminate dalla raccolta rifiuti»
Petizione online per chiedere che il bidoncino sanitario sia consegnato anche alle donne in età fertile
NOVI LIGURE — Una raccolta firme per chiedere una raccolta differenziata a misura di donna. Il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti “porta a porta”, infatti, penalizzerebbe ingiustamente le donne in età fertile, che dovrebbero pagare per lo smaltimento degli assorbenti usati o, in alternativa, tenerseli in casa per qualche mese, con gli immaginabili problemi di igiene.
Il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti prevede che ciascun nucleo familiare abbia diritto a un certo numero di svuotamenti gratuiti del bidone dell’indifferenziato da 120 litri: tanti svuotamenti quanti sono i componenti del nucleo, più uno. Una tipica famiglia di tre persone, quindi, avrà diritto a quattro svuotamenti a costo zero. Quelli in eccesso li pagherà 12 euro l’uno.
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Tenere per qualche mese il bidone in casa, in cortile o in giardino è fattibile nel caso del rifiuto secco. Per i pannolini dei bambini e i pannoloni degli anziani, Gestione Ambiente ha risolto mettendo a disposizione delle famiglie che ne hanno bisogno un contenitore per i rifiuti sanitari che viene svuotato gratuitamente. Ma con gli assorbenti come la mettiamo?
Le sollecitazioni sollevate da alcune donne hanno spinto alla nascita di una petizione, organizzata da Pietro Matteo Gallo, amministratore del gruppo Facebook “Novi Ligure Notizie e non solo”: «Ai cittadini è stata chiesta collaborazione e impegno, ci siamo riempiti case, terrazzi e cortili di bidoni e bidoncini. Abbiamo imparato come smistare i rifiuti e a seguire il calendario dei ritiri. In cambio abbiamo avuto un aumento enorme nelle bollette». Più di un centinaio le firme finora raccolte, che saranno inviate al sindaco Gian Paolo Cabella, all’assessore all’Ambiente Roberta Bruno e alla società Gestione Ambiente. E si auspica il coinvolgimento di altri Comuni.
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Un altro problema riguarda i possessori di gatti, che si ritroveranno a pagare di più per lo smaltimento, dovendo cambiare con una certa frequenza la lettiera. La sabbietta – anche quella venduta come biodegradabile – non può essere conferita nel bidone dell’umido perché ha una carica batterica elevata, e va quindi nell’indifferenziato.
Certo, ospitare un gatto in casa è una scelta, non un obbligo. Giusto quindi che i possessori se ne facciano carico. «Ma le donne hanno la sola colpa di esserci nate, donne», ricorda la petizione.