Matrimonio dell’acqua. Il Pd: “Non si svaluti il patrimonio di Amc”
Il punto dei Dem in attesa dei dettagli sull'accordo con Valenza
CASALE – Giovedì nel tardo pomeriggio Valenza e Casale si sono dette sì: Amc e Amv si riuniranno in una newco per la gestione del servizio idrico integrato. Vede la luce in fondo al tunnel un percorso tortuoso, fatto di stalli e timori che il ‘fidanzamento’, durato anni, potesse andare a monte.
In attesa che i sindaci delle due città comunichino i dettagli dell’accordo che ha portato alla fumata bianca, il gruppo consigliare del Partito Democratico di Casale prende tempo: «Attendiamo di conoscere le proposte di modifiche, di cui abbiamo letto annunci ma che come consiglieri comunali non conosciamo ancora, per poter entrare nel merito ed esprimere le opportune considerazioni e valutazioni. Negli ultimi mesi, ad aprile 2020 e a ottobre 2020, ci sono già stati due passaggi in consiglio comunale, sui quali ci siamo espressi con voto contrario, prima sulla costituzione perché non si garantivano questioni fondamentali come il controllo analogo, centrale nell’affidamento del servizio (aspetto infatti mutato nel ritorno in consiglio esattamente per le ragioni che avevamo addotto) e poi sulla modifica dello statuto siccome ancora pesavano questioni non risolte come l’incertezza politica di Valenza che ora leggiamo essere stata sistemata con toni trionfalistici solo in questi giorni. Certamente ribadiamo che il patrimonio di risorse, investimenti, competenze di Amc e Casale non possa e non debba essere svalutato. Su quali basi si sarebbe trovato oggi l’accordo? Ci saranno modifiche allo statuto? Si tratta di modifiche a ruoli o incarichi? Che succede dei dipendenti e degli investimenti? Il nostro intervento continuerà a essere nel merito, dalla parte dei lavoratori e dell’interesse dei cittadini».