Giornata mondiale dell’acqua: ma a Spinetta la falda è inquinata
L'ex assessore Claudio Lombardi e la riflessione sugli amministratori locali
SPINETTA MARENGO – Oggi, 22 marzo, si celebra la Giornata mondiale dell’acqua. L’appello arriva dalle Nazioni Unite: tutelare la risorsa idrica. Il tema di quest’anno dunque è “valorizzare l’acqua“.
E’ l’ex assessore Claudio Lombardi (che fa parte anche di Legambiente e Comitato Stop Solvay) a fare una lunga riflessione su come reputa l’attenzione che gli amministratori alessandrini dedicano a questo tema.
“Le Nazioni Unite invitano le nazioni membri a promuovere attività concrete all’interno dei loro Paesi affinché tutte le persone possano usufruire dell’acqua, la più preziosa delle risorse naturali, e per salvaguardarla da ogni forma di inquinamento. Pochi giorni prima di tale ricorrenza la Provincia di Alessandria, con l’assenso di Comune e Regione – scrive Lombardi – ha celebrato la ricorrenza autorizzando la Solvay a scaricare sostanze chimiche potenzialmente pericolose per l’uomo e per l’ambiente nel fiume Bormida.
La documentazione di autorizzazione detta “ Modifica sostanziale dell’A.I.A.” che ha lo scopo di dare ampia informazione ai cittadini delle caratteristiche delle sostanze prodotte dallo stabilimento, dell’impatto delle stesse su atmosfera, acqua e suolo e della pericolosità degli impianti atti a produrle contiene in una decina di pagine ben 38 “omissis” .
La Provincia ha accolto la richiesta dell’azienda di non fornire buona parte delle informazioni per preservare la “proprietà intellettuale” della ditta stessa. E’ inammissibile nascondere agli abitanti informazioni riguardanti l’impatto di sostanze potenzialmente pericolose immesse nell’ambiente dove essi vivono accettando le richieste della ditta, richieste pretestuose in quanto le proprietà intellettuale si preservano con brevetti.
Comunque, nonostante gli omissis, si apprende che la ditta produce una sostanza denominata ADV che la comunità europea (https//echa.eu/it/home) definisce definisce “fatale se ingerita e a contatto con la pelle’ e in grado di provocare ‘gravi ustioni cutanee e danni agli occhi’, nonché “danni agli organi in caso di esposizione prolungata o ripetuta ‘tossica per la vita acquatica con effetti di lunga durata”.
Ma non basta: Solvay è inoltre autorizzata a produrre un’altra sostanza della famiglia dei PFAS: il cC6O4. Recenti ricerche stanno mostrando la pericolosità di tale sostanza che da anni è in lavorazione nello stabilimento. Ora la Solvay riceve l’autorizzazione ad aumentare la produzione. Anche tale sostanza ha inquinato la falda acquifera superficiale: com’è stato possibile? Ed è stata rinvenuta nel pozzo dell’acquedotto di Montecastello, distante una decina di chilometri, che per tale motivo é stato chiuso. Il cC6O4 è stato anche rinvenuto nelle acque del Po in Veneto. Il sospetto è che provenga dallo stabilimento di Spinetta. E’ irragionevole continuare a permettere che i fiumi siano usati come collettori di sostanze chimiche che non esistono in natura, molto spesso tossiche e pericolose come è stato ampiamente provato per molti PFAS.
Si celebra la giornata mondiale dell’acqua con i soliti discorsi retorici sulla necessità di preservarla quale bene comune dell’umanità e d’altro canto si continua con il beneplacito dei pubblici poteri ad inquinarla sia in superficie che in profondità!”