“Dovremmo vergognarci di aver preso in giro i nostri figli”
La protesta delle famiglie contro la dad: "Le scuole non si aprono e chiudono a piacimento"
ALESSANDRIA – Circa un centinaio di persone – mamme, papà e tanti bambini – hanno manifestato contro la didattica a distanza questo pomeriggio davanti al Comune di Alessandria, in piazza della Libertà.
Un comitato spontaneo, nato da un gruppo di genitori che si è attivato per dire “stop alla dad”, è il coro spontaneo.
“La settimana che si sta concludendo è stata impegnativa – sottolineano alcuni di loro – Perché dal 15 marzo sono costretti a stare a casa anche i più piccoli. Tutto è iniziato un anno fa, quando l’unica soluzione possibile per contrastare il dilagare del contagio sembrava fosse chiudere scuole: i nostri ragazzi, così, non sono più entrati in classe, perdendo un intero quadrimestre. A settembre, poi, sembrava che le cose andassero meglio, ma le aperture e le chiusure si sono alternate, fino ad arrivare al nuovo lockdown di oggi”.
Mamme e papà – ma anche studenti (in video gli interventi di due allievi del ‘Saluzzo-Plana’ e professori (in video le parole di Alice Zavorro) – che si sono ritrovati in piazza si rammaricano “di aver preso in giro i più piccoli in particolare, che si sono fidati di noi quando abbiamo detto loro che, se avessero fatto i bravi, avrebbero potuto continuare ad andare in classe a giocare con i loro amici. Peccato che non sia stato così”.
Perché no alla dad? “Chiudere le scuole è inaccettabile, perché parliamo di realtà che non possono essere accese o spente a piacimento – è la risposta della portavoce del comitato – E a chi ci accusa di non voler stare a casa con i nostri figli, diciamo che non conoscono il valore della scuola e l’importanza che questa ha per i bambini e per i ragazzi. Costretti a casa, circa 34mila di loro rischiano di alimentare l’abbandono scolastico e di diventare preda del lavoro minorile. E’ questo ciò che vogliamo?”.