Di Quinzio ispira. Anche il miglior Celia
I due gol sulla corsia di sinistra. Ma anche a destra lavoro importante di Casarini e Parodi
ALESSANDRIA – Doveva essere solo così l’Alessandria. E così è stata; aggressiva, intensa, lucida, ben organizzata in difesa. Soprattutto, come sottolinea Moreno longo, “ha giocato a calcio. Come deve fare sempre”. Sia che l’avversaria lasci spazi, sia che si chiuda e cerchi le ripartenze. Il Renate appartiene al primo gruppo di rivali, annullato da una prestazione di squadra. “Avevamo bisogno di un segnale, prima di tutto per noi, e poi per la classifica”, insiste Federico Casarini: ora, però, il segnale resti sempre acceso, senza più intermittenze.
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PISSERI – Inoperoso: una uscita non perfetta in avvio, ma senza conseguenze, un intervento a pugni alti su un traversone di Galuppini e poi solo ordinaria amministrazione, attento a veder sfilare, lontano dalla porta, le rare conclusioni del Renate: 6
PRESTIA – Solido; ritrova la sua efficacia negli anticipi, che gli permette anche qualche uscita palla al piedi per tenere alta la squadra. Potrebbe evitare il cartellino, che gli costa la gara di Vercelli: 6.5
BELLODI – (dal 16’st) Sicura: ha capacità di adattamento rapide, che gli permettono di governare i pochi tentativi di incursioni degli ospiti. L’intesa con i compagni conferma la solidità dell’organizzazione difensiva: 6
DI GENNARO – Intelligente: legge bene ogni movimento degli avversari, è rapido, efficace ed elegante nelle chiusure. Nessuna emozione da ex, molta solidità e il ritorno alla manovra corale, dimenticata a Piacenza: 7
SINI – Attento: e mai in affanno, pulito negli interventi in copertura, intuendo, e anticipando, le giocate dell’avversario di turno. Piede educato sui piazzati: 6.5
PARODI – Duttile: fa tutto, la fase difensiva, con alcune utili chiusure, e quella più propositiva. Volontà da vendere, qualche appoggio di troppo sbagliato, ma anche molta corsa e una discreta sostanza: 6.5
CASARINI – Motivato: con una notevole capacità di adattamento, che gli permette di aiutare la squadra a stare alta, con un utile lavoro sulle seconde palle. Specie nella riprea, i duelli in mezzo sono tutti suoi: 6.5
GAZZI – Filtrante: come una barriera frangiflutti, contro la squale va spesso a spegnersi, sul nascere, la manovra del Renate. Aggressivo tanto da andare a sdradicare palloni agli avversari: 6.5
GIORNO – (dal 16’st) Limitato: solo un quarto d’ora, il cartellino che becca quasi subito lo ferna e obbliga Longo a richiamarlo quasi subito per non rischiare l’inferiorità numerica: ng
BRUCCINI – (dal 32’st) Opportuno: Non è la prima volta che va a fare il mediano e si rivela scelta opportuna, che funziona, perché ha tempi e giocate per il ruolo: 6
DI QUINZIO – Ispirato: nel primo tempo si accende a sprazzi, nella ripresa è un moto perpetuo illuminante. Parte da lui l’azione del raddoppio, sono sui altri recuperi e immediato rilancio della manovra. Una prestazione in crescendo: 7,5
CHIARELLO – (dal 32’st) Dinamico: alza il ritmo in mezzo per creare problemi agli ospiti. La tanta voglia di incidere gli toglie un po’ di lucidità: ng
CELIA – Determinante, sia nell’azione del vantaggio, perché è suo il cross su cui Possenri si avventa, causando l’autogol, sia nel raddoppio, che finalizza dopo aver seguito molto bene l’azione. Incontenibile, mmoto perpetuo: 7.5
MUSTACCHIO – (dal 38’st) Ritrovato: bastano pochi minuti, dopo un mese e mezzo, per misurare cosa è mancato e cosa può aggiungere. Ha fame di gioco, in poco tempo una incursione in area e una conclusione sull’esterno della rete: ng
EUSEPI – Generoso: gioca, alla sua maniera, molto per la squadra. Potrebbe sbloccare il punteggio dopo 6′, ma trova il palo, poi innesca Celia nell’azione del vantaggio. Recupera palloni, fa a sportellate, va vicinissimo al 3-0 sull’imbeccata di Casarini: 6.5
ARRIGHINI – Profondo: il vantaggio è un po’ anche suo, perché sarebbe pronto a toccare in rete, e nel 2-0 mette una palla con il contagiri sulla testa di Celia. Soprattutto nella ripresa attacca bene la profondità e la difesa accusa il colpo: 6.5