Amc-Amv. Deangelis: “Che fine ha fatto l’orgoglio valenzano?”
Il commento del consigliere civico
VALENZA – Dopo Davide Varona, capogruppo del Partito Democratico a Palazzo Pellizzari che recentemente ha sottolineato contraddizioni evidenti circa le intenzioni dell’attuale amministrazione sulla fusione AMV – AMC, interviene il consigliere civico Alessandro Deangelis.
«Alla luce della Commissione Consiliare occorsa il 16 marzo scorso – afferma – non si è ancora capito appieno delle reali intenzioni del Comune di Valenza, ancora poco chiaro negli intendimenti relativi ad una vicenda – la fusione tra la nostra azienda titolare del servizio idrico con l’omologa Casalese – di certo non semplice, ma che sulla base delle scelte che saranno prese, diventerà irreversibile!».
Tra Casale e Valenza ci saranno, con la regia di Ato2, ulteriori incontri: «il problema più che tecnico è politico, inoltre, se consideriamo che buona parte dei rappresentanti presso l’Ambito fanno riferimento a partiti della stessa area, l’intera ‘partita’, in buona sostanza, possiamo dire che andrà dipanata all’interno dello stesso Centro-Destra».
L’amministrazione valenzana vuole strappare rassicurazioni sugli investimenti e una certa rappresentatività nella newco: «Quali concessioni spera il nostro Sindaco di ottenere? Ed entro quale termine si avrà una decisione definitiva circa la scelte future? Laddove avesse luogo un’intesa con AMC, quali alternative saranno perseguite? In campagna elettorale ho propugnato convintamente soluzioni alternative soprattutto nell’interesse del nostro territorio e in ragione di una ‘sovranità del servizio’ che non possiamo e non dobbiamo cedere nelle mani di un altro Comune, ancorché in posizione di sudditanza e poi con quali garanzie circa gli investimenti per migliorare la qualità del servizio? Attendo fiducioso i prossimi sviluppi, senza però stare inerme, perché gli interessi cittadini e le ragioni dei Valenzani non vengano svenduti ma tutelati e garantiti. In tutto questo che fine ha fatto l’Orgoglio Valenzano agitato in continuazione durante la campagna elettorale?».