“Otto esami per dimostrare di essere da Grigi”
Longo: "Non conta il passato, ma ciò che si farà". Mustacchio part time
ALESSANDRIA – Otto esami, a partire da domani contro il Renate, e i playoff. Otto prove per capire chi potrà proseguire il percorso e chi, invece, dovrà scendere. “Siamo tutti sotto esame: l’allenatore in testa, lo staff tecnico, i giocatori. Bisogna dimostrare di avere le spalle larghe per reggere le responsabilità. Soprattutto, bisogna volersela prendere questa responsabilità”. Moreno Longo osserva, annota, giudica, sceglie. “Sto scoprendo pregi e difetti di questo gruppo: la sconfitta di Piacenza, per come è maturata, ci conferma che nel momento del salto di qualità, la squadra ha palesato problemi. La preoccupazione non nasce perché si esce sconfitti: dove non si vince, e si perde, bisogna sempre imparare“.
RISCATTO ANNUNCIATO
La responsabilità che la squadra, tutta, non si è presa contro il Piacenza, è indispensabile domani contro il Renate. “Cosa mi aspetto? Piglio diverso, spirito combattivo, giocatori che non mollano mai per 95 minuti, perché se manca questo si fa fatica contro qualunque avversario, senza distinzioni. A livello nervoso mi aspetto una partita di impatto e di ottimo livello”. Ai giocatori, tutti, l’obbligo di dimostare, da domani, “di essere da Alessandria. Non solo essere buoni e validi giocatori, ma avere quella caratterialità che ci deve contraddistinguere. Voglio circondarmi di persone con queste caratteristiche. I risultati sono figli, prima di tutto, del carattere, sicuramente più che di qualche discreta, buona qualità che noi abbiamo. La mancanza di carattere è troppo importante: a tutti l’opportunità di dimostralo e giocarsi le chance a 360 gradi”.
Più che le qualità discrete, o buone, conta la caratterialità, che ci deve contraddistinguere. Senza, non si costruiscono i risultati
RENATE DA PRIMATO
Domani un Renate dai due volti (e senza i due ex, Damonte e Ranieri, squalificati): dominatore dell’andata, ma anche raggiunto e superato nel ritorno. Questa seconda ‘faccia’ può alleggerire l’impegno di domani? “Assolutamente no: ci aspettiamo una squadra che ambisce al primato, che ci precede di 5 punti in classifica, che è sempre stata avanti e ha dimostrato sul campo di essere superiore a noi. Le formazioni fatte sulla carta – insiste il tecnico dei Grigi – hanno poco valore, la classifica è lo specchio reale del rendimento e il Renate è una squadra da rispettare molto. Potenzialmente, noi possiamo vincere con tutti, anche contro una avversaria attrezzata, cha non considera certo finito il sogno di vincere questo campionato”.
IL PASSATO NON CONTA
La squadra di Diana è fatta da giocatori di categoria, alcuni promossi dalla D. “Questo ci dice che bisogna sempre parlare con i fatti, che non contano i campionati passati, ma ciò che si dimostra. In C ci sono molti giocatori di categoria che la interpretano bene, perché sono efficaci e, anche, più produttivi di chi arriva da serie superiori, ma non ha il fuoco dentro che la C impone. Non bastano le presenze, i campionati fatti, il passato: nel calcio conta quello che dovrai fare e non quello che hai fatto“.
TORNA MORA
La novità è il ritorno fra i convocati di Mora, recuperato. “Qualche cambio di interpreti, rispetto a Piacenza, ci sarà. Non mi piace stravolgere, perché poi il giudizio è difficile, ma qualche rotazione ci sarà”. E riguarderà anche Mustacchio. “A Piacenza, nel finale, la gara era molto disordinata e con poche possibilità di sfruttarlo. Per domani non ha ancora i 90 minuti, ma è una opportunità da sfruttare a gara in corso“.