Le PM10 si misurano da casa. Nuova campagna Maldaria
La nuova 'chiamata' ambientalista vuole mappare le PM10 e PM 2,5. Si cercano volontari per far parte del progetto (e che acquistino la centralina)
ALESSANDRIA – Per rilevare la concentrazione di polveri sottili e sottilissime si utilizzano centraline dislocate in alcuni punti delle città. Ma per avere un quadro più preciso ed omogeneo sarebbeo necessarie tante centraline sparse per ogni quartiere.
Riparte così la campagna Maldaria sta proprio per rilevare l’inquinamento atmosferico di PM10 e PM2.5 nel capoluogo, nei sobborghi e anche nei comuni più piccoli.
Nel 2020 sono stati 35 i capoluoghi di provincia fuorilegge per polveri sottili, con Alessandria tra le città più inquinate. Il trafficio cittadino concorre sicuramente ad aumentare il particolato nell’ambiente, ma le concause sono tante: combustione delle biomasse (pellet, legna), riscaldamento domestico, industrie e anche l’agricoltura (l’azoto dei fertilizzanti e non solo).
IL PROGETTO.
Maldaria aderisce alla rete di centralinedalbasso.org, trasformandosi da una campagna limitata a un mese di rilevazione come è accaduto nel 2019, a una campagna permanente di rilevazione della qualità dell’aria. Le postazioni, pur nella loro estrema semplicità, hanno bisogno di alimentazione elettrica e una rete Wi-Fi disponibile ma, con un consumo di corrente irrisorio, permettono di raccogliere dati 24 ore su 24 e di versarli in rete a disposizione di tutta la comunità per successivi studi ed elaborazioni.
Per avere un quadro più completo è quindi richiesta la partecipazione el maggior numero di alessandrini. Per essere parte di questo progetto, si può contribuire acquistando una centralina oppure fare una donazione e insieme ad altri partecipanti installarne una.
Per ulteriori informazioni:
https://maldaria.wordpress.org
https://www.facebook.com/campagnamaldaria