Molestatore alla Pista ciclabile: mostrava le parti intime
"Ho visto che l'uomo era uscito dalla macchia e si stava dirigendo verso di me", racconta Aurora
ACQUI TERME – È successo ieri, poco dopo le 13. «Stavo correndo lungo la pista ciclabile – ci racconta Aurora, 22enne di Acqui – superato lo spiazzo del parco giochi, dopo qualche decina di metri, ho visto qualcosa muoversi tra gli alberi lungo il fiume Bormida. Pensavo fosse un animale».
A volte capita, soprattutto la sera di imbattersi in cinghiali o caprioli. Ma ad Aurora pare di aver visto fattezze di un uomo. «Ho continuato a correre per un po’ poi ho cominciato a preoccuparmi – confessa – più si va avanti, più la pista diventa isolata. Se il malintenzionato mi avesse seguita, mi sarei trovata in una situazione di pericolo. E così ho deciso di tornare indietro».
Al ritorno Aurora trova l’uomo, che stavolta distingue perfettamente, appoggiato ad un albero intento a masturbarsi. Esplicitamente, rivolgendosi a lei, la invita ad avvicinarsi. Lei scappa più velocemente ed avverte anche una coppia di donne intenta a consumare il pranzo più avanti.
«Ho preso il cellulare per chiamare i Carabinieri ma ho visto che l’uomo era uscito dalla macchia e si stava dirigendo nella mia direzione. Così sono salita in bici e mi sono allontanata velocemente».
Una volta al sicuro la ragazza ha chiamato il 112 e fornito la descrizione del molestatore: un uomo tra i 35/40 anni, alto più di 1,80, di origini magrebine, capelli corti e ricci, vestito di nero. «Dopo le 14 ho ricevuto delle chiamate dalla stazione Carabinieri di Rivalta Bormida – riferisce – Purtroppo non sono riusciti ad intercettarlo. Mi hanno chiesto di tornare il giorno dopo, ma ammetto non me la solo sentita. Ci tornerò li a correre, sia chiaro, ma per ora preferisco evitare, sono ancora un po’ scossa».